«Contro Aiace, che voltagli la fronte, scagliò Ettore la lancia, e lo colpì ove del brando e dello scudo il doppio balteo sul petto si distende». Però in quel momento, «il gran Aiace Telamonide», afferrò un sasso tra i molti che i greci utilizzavano per bloccare le navi arenate sulla spiaggia, lo lanciò contro Ettore e lo colpì «al torace, vicino al collo, sull’orlo dello scudo. Il colpo lo fece stramazzare come una trottola, facendolo girare da tutte le parti», e «i suoi compagni, trascinandolo sulle spalle», lo portarono fuori dalla lotte e lo condussero a Troia «tra profondi sospiri».
Iliade, Canto XIV
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