Foto: Cordon Press
L'8 aprile 1820 un contadino di una delle isole Cicladi, Milo, fece una scoperta sorprendente: una statua di marmo bianco che raffigurava una donna, nuda dalla vita in giù. Senza sapere esattamente cosa avesse tra le mani, l'uomo vendette la scultura a un viaggiatore francese di passaggio nella zona. La Venere di Milo, una pietra miliare della scultura ellenistica greca, fu scolpita nel II secolo a.C. e per un colpo di fortuna finì per essere esposta presso il Museo del Louvre, a Parigi. Vi rimase per i successivi 140 anni, fino a quando non partì per Tokyo in occasione dei Giochi Olimpici che si tennero nell'estate del 1964. L'immagine sopra queste righe mostra proprio il trasporto in occasione delle Olimpiadi. Nonostante la grande cura con cui venne spostata, la preziosa opera d'arte subì lievi danni che hanno reso indispensabile sottoporla a restauro una volta tornata al Louvre.
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