Natale nei bunker

Foto: AP

Come si festeggiava il Natale durante la Seconda guerra mondiale? Se vivevi a Londra, probabilmente in un bunker sotterraneo. Nel 1940 la capitale inglese era infatti reduce dal cosiddetto Blitz, il bombardamento continuato a cui la Luftwaffe sottopose il territorio britannico per cinquantasette giorni, a partire dal mese di settembre. L’ultimo attacco risaliva al 15 novembre, e moltissime famiglie erano rimaste senza casa. A causa del blackout furono proibite le carole natalizie, che avrebbero portato la gente per strada, ma i londinesi trovarono comunque il modo di riunirsi. Questa foto mostra una festa con tanti bambini organizzata in uno dei rifugi sotterranei il 25 dicembre 1940. La maggior parte dei piccoli si trovava in realtà in campagna, dove era stata fatta evacuare all’inizio del conflitto, e molte famiglie rimasero divise, con gli uomini al fronte e i bambini lontani. Fu proprio a partire dal 1939, il primo Natale di guerra, che il discorso radiofonico del monarca – all’epoca Giorgio VI, il padre della regina Elisabetta – divenne una tradizione, volta a consolare e sostenere i propri sudditi durante quei tempi difficili.

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