L'uomo che ascoltava i nazisti

Foto: Pubblico dominio

Una figura chiave per la vittoria alleata nella Seconda guerra mondiale fu Alan Turing. Questo matematico e crittografo lavorò per decifrare i codici di comunicazione tedeschi, in particolare quelli della macchina Enigma. Fu così in grado di ottenere informazioni decisive per anticipare i movimenti delle forze dell'Asse e accelerare la fine della guerra. Turing è noto soprattutto per questo lavoro, ma non fu l'unico: diede importanti contributi in altri campi, come quello dell'intelligenza artificiale, in cui sviluppò un test che porta il suo nome e che permette di valutare la capacità di un'intelligenza artificiale nella misura in cui le sue risposte sono indistinguibili da quelle di una persona.

La sua carriera si concluse però nel 1952, quando fu processato per omosessualità, allora reato penale nel Regno Unito. Due anni dopo fu trovato morto, ufficialmente per suicidio, anche se si è ipotizzato che potesse essere stato avvelenato, dato che la causa della morte era una mela contaminata con cianuro. Tuttavia, la madre spiegò che l'avvelenamento potrebbe essere stato accidentale, in quanto Turing era piuttosto negligente nel maneggiare i prodotti tossici con cui lavorava. Nel 2013 la regina Elisabetta II gli ha concesso la grazia postuma, come ad altre persone condannate in passato per la loro omosessualità. Nel 2017 è stata approvata una legge per annullare (troppo tardi nella maggior parte dei casi) le condanne per omosessualità, colloquialmente nota come "legge Turing".

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