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Soldati della Wehrmacht, poliziotti e funzionari della dogana abbattono la barriera del posto di frontiera tra Polonia e Germania nella città di Danzica (Gdańsk) il primo settembre 1939. Le truppe naziste entrarono in territorio polacco con l’intenzione di annettersi il Paese: davano così inizio alle ostilità che avrebbero comportato lo scoppio della Seconda guerra mondiale (1939-1945). Il territorio di Danzica, con un’alta percentuale di popolazione tedesca, era reclamato dalla Germania fin dalla Prima guerra mondiale. Nel periodo tra le due guerre il trattato di Versailles la dichiarò città libera, ma negli anni trenta il regime di Adolf Hitler tornò a rivendicarla, aprendo all’invasione del 1939. Alla fine della guerra la città aveva subito grandi distruzioni e, dopo essere stata conquistata dall’Unione sovietica, fu epurata dai cittadini tedeschi. In seguito fu annessa alla Polonia, di cui fa tuttora parte.