La leggendaria coppia dell'età del jazz

Foto: Cordon Press

Il 21 dicembre 1940, all’età di quarantaquattro anni, moriva per un attacco di cuore l’autore statunitense Francis Scott Fitzgerald. Insieme alla moglie Zelda Sayre lo scrittore fu «simbolo e interprete di tutte le prodezze sofisticate dell'età del jazz» (Franca Pivano), ovvero della vita folle e spensierata dei ruggenti anni venti. Il loro stile di vita, dedito alle feste, ai piaceri, ai debiti, all’alcol, fu immortalato nel suo romanzo più famoso, Il grande Gatsby, scritto nel 1925 mentre la coppia viveva a Parigi. Attraverso l’amicizia di Ernest Hemingway, Scott Fitzgerald e Sayre entrarono a far parte del circolo degli espatriati che girava intorno a Gertrude Stein, la cosiddetta “generazione perduta”, e vissero per molti anni in Europa, lanciando tra l’altro la moda di trascorrere l’estate in Costa Azzurra (fino ad allora meta invernale per via del clima mite). Presto però la dipendenza dall’alcol di lui e gli squilibri mentali di lei intaccarono «la grande leggenda della bellissima coppia», ed entrambi morirono giovani, lontani uno dall’altro. Nella fotografia qui sopra sono ritratti insieme alla figlia Scottie, nata nel 1921.

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