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Nell'ottobre 1978 in Iran si svolsero manifestazioni di massa contro il regime dello scià Mohammad Reza Pahlavi. Una delle tante rivendicazioni era il ritorno dell'ayatollah Ruhollah Khomeyni, esiliato per essersi espresso contro le iniziative di modernizzazione del Paese dello scià, che i settori più conservatori consideravano anti-islamiche. All'inizio dell'anno successivo lo scià fu costretto a fuggire dal Paese e il primo febbraio 1979 Khomeini vi rientrò trionfante per diventare Guida suprema della Repubblica islamica dell'Iran. Questo titolo gli conferiva i poteri di capo di stato, compreso il comando dell'esercito e l'ultima parola su tutti gli affari del Paese. Khomeini ricoprì la carica fino alla sua morte, avvenuta nel 1989, e oggi al suo posto siede Ali Khamenei.