Gerda Taro, fotoreporter di guerra

Foto: Pubblico dominio

Il 26 luglio 1937 moriva schiacciata da un carro armato tedesco Gerda Taro, una dei più importanti reporter di guerra del novecento. Aveva ventisei anni. La sua morte, avvenuta a Madrid mentre la fotografa tedesca copriva la guerra civile spagnola, la rese la prima reporter donna a morire sul lavoro. Gerda Taro, nata Gerta Pohorylle, era di origine ebrea polacca e fin da giovane aderì ai movimenti socialisti e dei lavoratori: anche per questo negli anni trenta dovette fuggire dalla Germania nazista per rifugiarsi a Parigi, dove conobbe l’ungherese Endre Friedmann, anche lui ebreo e comunista, che faceva il fotografo. Il sodalizio sentimentale tra i due li portò a intraprendere una carriera lavorativa in comune: insieme inventarono il nome e il personaggio di Robert Capa, fantomatico giornalista statunitense appena arrivato in Europa, che gli procurò molte commissioni. Nel 1936 la loro vocazione politica li portò in Spagna, a seguire le imprese delle Brigate internazionali. Taro divenne così un’importante testimone della guerra civile spagnola, che seguì da vicinissimo, mettendo più volte a repentaglio la propria vita, fino alla drammatica morte. Nelle fotografia sopra queste righe, scattata nell’agosto 1936, Taro ritrasse una miliziana repubblicana intenta all’addestramento sulla spiaggia di Barcellona.

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