Dunkerque alle spalle

Foto: AP

La Seconda guerra mondiale era ufficialmente iniziata da appena pochi mesi quando accadde uno degli episodi più epici del conflitto. Dopo aver invaso la Polonia, nell'aprile del 1940 le forze tedesche avanzavano minacciosamente verso ovest, e gli Alleati avevano attivato tutte le loro difese per cercare di fermarli. Tuttavia, la strategia di Adolf Hitler e la pianificazione poco accorta degli Alleati fecero sì che, quando la Germania invase Belgio, Olanda e Francia, un gran numero di soldati delle truppe britanniche, francesi e belghe rimasero intrappolati a fine maggio sulla spiaggia di Dunkerque, una città francese vicina alla frontiera belga. L'unica alternativa era la ritirata verso l'Inghilterra attraverso lo stretto di Calais, con tutti i rischi che tale manovra comportava. Nei giorni seguenti quasi 340mila soldati furono evacuati in porti sicuri della costa inglese, in un'operazione di salvataggio a cui parteciparono perfino imbarcazioni private e di svago, dal momento che la marina britannica non ne aveva a sufficienza e che la Luftwaffe incalzava. L'immagine sopra queste righe mostra l'arrivo dei primi soldati in Inghilterra il 27 maggio 1940. Malgrado l'evidente sconfitta che la ritirata di Dunkerque comportò, Winston Churchill seppe trasformarla in un'impresa epica che rinforzò il morale sia della società, sia dell'esercito: una mossa propagandistica fondamentale per i mesi successivi, in cui l'Inghilterra avrebbe vissuto alcuni dei mesi più duri della guerra.

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