Dickens, il grande scrittore vittoriano

Foto: Pubblico dominio

Charles Dickens è uno dei grandi nomi della letteratura inglese ed è considerato da molti il più grande degli scrittori vittoriani, o almeno il più prolifico: scriveva a un ritmo impressionante se si pensa che molte delle sue opere venivano pubblicate a capitoli su giornali e riviste settimanali, ancora più impressionante se se ne considera la qualità e la complessità. Dickens è noto soprattutto per l'accurata rappresentazione dei chiaroscuri della società britannica del suo tempo, in cui convivevano splendore e squallore. Era solito passeggiare per Londra in cerca di ispirazione, anche di notte, accompagnato da un taccuino in cui annotava le idee che gli venivano in mente e che poi utilizzava. Quello che molti non sanno è che Dickens conobbe in prima persona queste difficoltà: quando era giovane, suo padre fu denunciato per mancato pagamento dei debiti e rinchiuso in una prigione specifica per gli inadempienti. Diversi membri della sua famiglia si trasferirono addirittura da lui, come era permesso ai detenuti inadempienti; Charles Dickens alloggiò in una casa vicina e andava a trovarlo la domenica. Questa esperienza segnò profondamente scrittore, che divenne consapevole che la miseria o la fortuna potevano colpire in qualsiasi momento. Molte delle sue opere riflettono, appunto, le speranze di personaggi umili e persino miserabili che sognano una vita migliore.

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