Foto: Cordon Press
Quando lo scrittore colombiano Gabriel García Márquez vinse il premio Nobel per la letteratura nel 1982 erano già passati quindici anni dalla pubblicazione della sua opera più famosa, Cent'anni di solitudine. All'epoca della sua uscita divenne un successo senza precedenti, l'inizio di un percorso che lo avrebbe portato al leggio dell'accademia svedese, dove tenne uno dei più memorabili discorsi di accettazione, in cui esordì citando i primi cronisti dei nativi d'America. Sempre impegnato politicamente, quel 10 dicembre 1982 García Márquez rivendicò il ruolo di primo piano dell'America Latina nonostante la misera esistenza a cui era stata sottoposta da poteri esterni e interni fin da quando fu conquistata dal dominio spagnolo. Nella foto, lo si vede emozionato mentre tiene il premio tra le mani. Nel corso della sua carriera di scrittore divenne un'icona del cosiddetto Realismo magico e del boom degli scrittori latinoamericani esploso negli anni sessanta.