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Il famoso leader mafioso Al Capone (a destra) siede in prima fila a una partita di baseball con l'ex assessore di Chicago A.J. Prignano. L'anno era il 1931 e Al Capone aveva da poco affrontato diverse minacce di incarcerazione, soprattutto per evasione fiscale (aveva accumulato più di 5mila violazioni della legge), anche se fino a quel momento era riuscito a cavarsela con una pesante cauzione. Ma alla fine la mano della legge lo raggiunse e nel 1932 venne incarcerato nella prigione di Atlanta. Questo fu l'inizio della sua rovina: in carcere, l'astinenza da cocaina e la sifilide di cui già soffriva ne intaccarono la salute, soprattutto a partire dal 1938, quando fu trasferito ad Alcatraz, tanto da essere rilasciato l'anno successivo senza aver scontato l'intera pena. Da allora si ritirò nella sua villa di Palm Island fino alla morte, avvenuta nel 1947, anche se ormai non era che l'ombra del temuto Scarface, poiché la sifilide ne aveva danneggiato irreversibilmente il cervello.