L'11 marzo 1958 moriva Ole Kirk Christiansen, un modesto falegname danese che, grazie ai suoi sforzi e alla sua tenacia, sarebbe diventato il geniale creatore di uno dei giochi più conosciuti al mondo, il famoso Lego. Ole e il figlio maggiore, Godtfred, inventarono infatti un gioco basato su piccoli mattoncini di plastica a incastro che, collegati tra loro, erano in grado di formare infinite e affascinanti strutture.
Il creatore di questi piccoli "mattoncini" avrebbe mescolato le parole danesi leg godt ("giocare bene") per comporre il nome di una delle marche di giocattoli da costruzione di maggior successo: Lego. Ma c'è un'altra curiosità intorno a questo nome. Forse per caso, o forse per buon senso commerciale, la parola lego è anche un termine latino, lingua in cui significa "mettere insieme".

Fotografia di Ole Kirk Christiansen scattata intorno al 1958
Foto: lego.com
Lavoratore umile e tenace
Ole Kirk Christiansen nacque il 7 aprile 1891 nella città danese di Filskov. Sebbene la sua famiglia fosse piuttosto povera, il giovane Ole ricevette un'istruzione secondaria di base grazie a cui iniziò a lavorare in una fabbrica. In seguito fu apprendista del fratello maggiore Kristian e alla fine divenne un maestro falegname.
A vent'anni Ole si recò in Germania e in Norvegia, dove svolse la sua professione. Al suo ritorno in Danimarca, con il denaro che era riuscito a risparmiare, acquistò una falegnameria e una segheria che chiamò Billund Maskinsnedkeri og Tømreforretning. In quel periodo (1916) sposò la figlia di un casaro locale, Kirstine Sorensen, dalla quale ebbe quattro figli. Ma la felicità coniugale di Ole fu di breve durata: Kirstine morì poco dopo aver dato alla luce il quarto figlio.
All'età di 20 anni Ole lasciò la Danimarca per lavorare come falegname, prima in Germania e poi in Norvegia. Al suo ritorno, con il denaro che era riuscito a risparmiare, acquistò una falegnameria e una segheria
Come ha ricordato anni dopo il figlio di Ole, Godtfred Kirk Christiansen: «Il mio primo contributo all'azienda, di cui non vado fiero, fu quando io e mio fratello Karl Georg avviammo la colla a caldo. Purtroppo, alcuni trucioli di legno presero fuoco e l'intero edificio bruciò». Ciò accadde nel 1924; la casa e l'officina dei Christiansen arsero in pochi minuti.

Immagine dei famosi mattoncini colorati Lego
Foto: Pubblico dominio
Ma questa battuta d'arresto non demoralizzò Ole, che assunse un architetto per ricostruire l'edificio nello stile architettonico in voga in Danimarca tra il 1915 e il 1940. Il nuovo edificio era molto più grande del precedente e, per far fronte alle spese, Ole fu costretto ad affittare le stanze vuote. L'edificio divenne famoso per il suo grande attico e per i due leoni che fiancheggiavano l'ingresso. Oggi fa parte del The Lego Group ed è uno dei pochi edifici originali di proprietà di Ole ancora esistenti nel Paese.
«Neppure il meglio è buono a sufficienza»
Negli anni trenta la Danimarca fu colpita dalla Grande depressione e l'attività di Ole ne subì pesantemente le conseguenze. Con la diminuzione degli ordini, Ole si dedicò principalmente alla produzione di piccoli oggetti per la casa, come scale, assi da stiro, sgabelli, supporti per l'albero di Natale e piccoli giocattoli in legno. Nello stesso anno il figlio Godtfred iniziò a lavorare nella fabbrica e si dedicò a espandere la linea di giocattoli.
Nel 1932 i Christiansen producevano circa ventotto diversi modelli di giocattoli, tra cui automobili, aeroplani e autobus. Li costruivano in legno di betulla, li levigavano, davano tre mani di vernice e infine li confezionavano artigianalmente, scelta che gli valse un'ottima reputazione. La ricerca della perfezione e la passione per il lavoro ben fatto si riflettevano nel motto che Godtfred aveva fatto incidere su un cartello all'ingresso del laboratorio: «Neppure il meglio è buono a sufficienza».

Logo del famoso marchio di giocattoli Lego, creato da Ole Kirk Christiansen
Foto: Cordon Press
Nel 1932 i Christiansen producevano circa 28 diversi modelli di giocattoli, tra cui automobili, aeroplani e autobus. I giocattoli erano realizzati in legno di betulla, levigati e verniciati con tre mani di vernice
Così, con la produzione dell'azienda di famiglia concentrata esclusivamente sulla realizzazione di giocattoli, Ole ritenne che fosse giunto il momento di trovare un nuovo nome per l'impresa. Decise di organizzare un concorso tra i dipendenti della fabbrica, affinché fossero loro a decidere. Alla fine trionfò il nome "Lego", ottenuto dalla combinazione delle parole "LEg GOdt" che, come si è detto, significano "giocare bene". La neonata azienda si mise al lavoro e i primi giocattoli prodotti furono animali di legno, tra i quali spiccava la classica paperella costruita in modo che i bambini se la tirassero dietro, anche se in seguito i Christiansen avrebbero ampliato il catalogo aggiungendo prodotti molto più complessi.
Nel 1936 l'azienda disponeva di un'ampia gamma di giocattoli, composta da quarantadue modelli diversi, e Ole elaborò anche una guida al design che i suoi dipendenti dovevano seguire alla lettera. Ma non tutto andò secondo i piani. Nel 1942 la fabbrica andò nuovamente a fuoco, ma questa volta la situazione finanziaria di Ole gli permise di ricostruire e continuare.
Un investimento sul futuro
Nel 1947 Ole Kirk conobbe Hilary "Harry" Fisher Page, progettista della fabbrica di giocattoli britannica Kiddicraft. Si trattava di un'azienda che aveva brevettato dei blocchi rettangolari con un connettore alla base superiore. Questi blocchi di legno potevano essere assemblati e smontati con estrema facilità, offrendo una grande libertà nella creazione di qualsiasi modello. Affascinato dall'invenzione, Ole decise di optare per lo stesso tipo di blocchi, ma in plastica.

Ricreazione della Sydney Opera House nel parco Legoland di Billund
Foto: Cordon Press
Fu allora che il giocattolaio danese acquistò una macchina per lo stampaggio a iniezione per produrre in serie blocchi di plastica basati sul progetto della fabbrica britannica. Sebbene l'investimento fosse estremamente ambizioso, l'azienda aveva ora la capacità di produrre modelli sia in legno che in plastica. Si trattò comunque di una soluzione temporanea, perché alla fine Ole e suo figlio decisero di lavorare solo ed esclusivamente con la plastica.
Nel 1947 Ole Kirk acquistò una macchina a iniezione per produrre in serie blocchi di plastica basati sui modelli della fabbrica britannica Kiddicraft
Gli inizi di questa nuova fase furono piuttosto difficili. All'epoca i giocattoli di plastica non godevano di una buona fama, tanto più che i mattoncini Lego non avevano ancora trovato la giusta nicchia di mercato. Fu durante una fiera del giocattolo, ascoltando le lamentele di un venditore, che Ole e suo figlio scoprirono cosa mancava ai loro giocattoli per renderli un successo. I giocattoli Lego dovevano dare al bambino completa libertà di creazione, dovevano essere più sicuri e di migliore qualità.
Detto, fatto: Godtfred iniziò a studiare come adattare queste idee ai suoi mattoncini di plastica, finché non riuscì a creare un prodotto in cui tutti i mattoncini fossero perfettamente compatibili tra loro. Nel 1955 nacque così il Lego Town Plan n. 1. Ciascun mattoncino era dotato di un incastro fatto di piccoli tubi, che conferivano al giocattolo un'enorme versatilità. Finalmente la massima che si poteva ancora leggere all'ingresso della fabbrica Christiansen sembrava essersi avverata. La versione dei blocchi Lego che conosciamo oggi fu brevettata nel 1958, lo stesso anno in cui morì Ole Kirk, il fondatore dell'azienda.

Dimensioni di alcuni dei mattoncini Lego
Foto: Pubblico dominio
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Lego, un'azienda dall'impatto globale
Nel 1963 l'azienda, ormai priva della guida di Ole, sostituì l'acetato di cellulosa con l'acrilonitrile butadiene stirene (materiale plastico ABS), che viene utilizzato ancora oggi ed è meno soggetto a scolorimento e deformazione e molto più resistente al calore. Ormai affermatasi come una delle principali aziende di giocattoli al mondo (è presente in oltre 130 Paesi), il 7 giugno 1968 Lego inaugurò il primo parco Legoland, costruito nella città di Billund, in Danimarca (oggi esistono otto parchi Legoland in tutto il mondo, come quelli in California, Florida, New York e Dubai).
Il 7 giugno 1968 Lego aprì il primo parco Legoland, costruito nella città di Billund in Danimarca. Oggi esistono otto parchi Legoland in tutto il mondo, come quelli in California, Florida, New York e Dubai
Nel primo anno dalla sua apertura il parco di Billund fu visitato da 625mila persone e nel 1980 gli appassionati dei mattoncini di plastica vi eressero una torre di tredici metri. Negli anni novanta, però, quella torre fu messa in ombra dalla costruzione di un'altra, alta ventiquattro metri. Oggi Lego è un marchio riconosciuto a livello mondiale e non soltanto grazie ai parchi di divertimento, ma anche grazie a videogiochi, film, serie e persino protesi funzionali e stampanti Braille. Il suo successo è tale che nel 2000 la British Association of Toy Stores ha nominato il Lego giocattolo del secolo. Un onore che avrebbe sicuramente reso orgoglioso il suo fondatore.
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