Ritratto di Maria Tudor di "Master John" (Johannes Corvus), 1544. Londra, National Portrait Gallery
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La vita di Maria Tudor fu segnata fin dagli esordi dalla fatalità. I suoi genitori, Enrico VIII e Caterina d’Aragona, avevano sperato in un maschio che assicurasse la successione al trono, ma Maria fu l’unica figlia che superò l’infanzia. Undici anni dopo la sua nascita – avvenuta il 18 febbraio 1518 –, non potendo contare su una discendenza, Enrico VIII chiese a Roma di annullare le nozze con Caterina. Il papa rifiutò, ma Enrico decise comunque di sposare Anna Bolena, dalla quale avrebbe avuto la futura Elisabetta I.
Emarginata a corte
La separazione dei genitori diede a Maria un grande dolore, che si tradusse in emicranie, palpitazioni e una depressione che l’avrebbe accompagnata per il resto dei suoi anni. Davanti al dilemma se abbracciare il protestantesimo del padre o preferire la fede cattolica della madre scelse di mantenersi leale a quest’ultima. Nel 1533 dovette rinunciare al titolo di principessa, e un anno dopo una legge del parlamento inglese la spogliò del diritto di successione in favore della principessa Elisabetta. Maria, dal canto suo, continuò ad appoggiare la madre, che morì nel 1536.
L’esecuzione di Anna Bolena nello stesso anno aiutò a mitigare le sue condizioni, ma la nuova moglie di Enrico VIII, Jane Seymour, riuscì a fare in modo che Maria capitolasse e giurasse fedeltà alle nuove leggi religiose. Le conseguenze della nuova posizione religiosa adottata dall’Inghilterra non si fecero attendere: presto la Torre di Londra si riempì di prigionieri che avevano disobbedito al regime imposto.
L'ascesa al trono
Dal matrimonio di Enrico VIII e Jane Seymour nacque Edoardo, che fu designato erede della Corona. Ma Edoardo VI morì quindicenne nel1553 e fu allora che Maria occupò il suo posto, animata dal desiderio di fedeltà alla religione della madre: un evento che ridiede speranza ai cattolici inglesi. Maria si fidanzò con il principe Filippo, figlio di Carlo V, e dopo molte difficoltà (c'era infatti il timore che il monarca straniero annettesse l'Inghilterra ai suoi domini) il parlamento approvò finalmente le nozze nell’aprile 1554.
L'entrata a Londra di Maria nel 1553: alle sue spalle la sorellastra Elisabetta
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Il matrimonio visse un periodo tranquillo tra l’aprile 1554 e il 1555, ma a partire da allora Mary intraprese una feroce repressione contro tutti coloro che erano contrari alla restaurazione del cattolicesimo, condannando al rogo 273 persone. La storiografia protestante posteriore non ebbe tutti i torti nel soprannominarla Bloody Mary, Maria la Sanguinaria.
Filippo II e Maria I
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Le reiterate gravidanze immaginarie e la perdita di Calais, conquistata dai francesi nel gennaio 1558, provocarono nella regina una depressione che peggiorò le sue condizioni di salute, già precarie. Mary Tudor morì il 17 novembre 1558 nel palazzo di St. James, a Londra, forse a causa di una ciste o di un tumore ovarico. Alla sua morte il trono passò alla sorellastra Elisabetta, di fede protestante.
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