I racconti dettagliati lasciati dai due storici di epoca romana Cassio Dione e Plutarco permettono di ricostruire l’ultima giornata della vita di Cleopatra. Tuttavia, nelle loro versioni c’è anche una notevole componente di invenzione letteraria, che ha contribuito ad alimentare la leggenda della bella regina.
Fu davvero un aspide?
Gli storici moderni hanno avanzato una serie di argomentazioni contro il fatto che Cleopatra si fosse suicidata con il morso di un aspide. Questo rettile può misurare 1,80 metri di lunghezza e difficilmente si può quindi nascondere in una cesta. Inoltre, è improbabile che lo stesso serpente mordesse tre persone: Cleopatra e le sue due ancelle. E la regina non sperimentò la crisi acuta provocata dal veleno di un aspide. È più probabile, quindi, che per raggiungere il suo scopo si fosse servita di una pozione o di un unguento tossico.