René Louis de Voyer de Paulmy, marchese de Argenson e ministro del monarca francese Luigi XV, racconta nelle sue memorie una scena curiosa: un giorno, ricevuto in udienza da Madame de Prie, la trovò seduta a cavalcioni di un curioso mobile in cui la donna si accingeva a lavarsi le parti intime, apparentemente proprio mentre conversava con il marchese. Questa è la prima menzione scritta del bidet, strumento il cui uso è considerato molto più antico e sulle cui origini non c'è consenso, sebbene sia noto che risalgano al Medioevo.
'The wash: woman on a bidet'. Olio di Louis Leopold Boilly. 1790 circa
Foto: Rue des Archives / PVDE / Cordon Press
Il nome deriva dall'antico francese bidet, una tipologia di cavallino simile a un pony ormai estinto utilizzato dalle dame e dai figli della nobiltà per le loro passeggiate. Il termine si riferisce alla posizione in cui bisogna sedersi, proprio come quando si va a cavallo. La sua funzione più evidente è l'igiene intima, come complemento al bagno: in un periodo storico in cui possedere una vasca da bagno era un privilegio di cui godevano praticamente solo i nobili, la maggior parte della popolazione doveva accontentarsi delle correnti naturali e il bidet serviva per lavare le parti più maleodoranti del corpo nei giorni in cui non si poteva fare il bagno.
Metodo contraccettivo
Ma oltre all'igiene, questo strumento aveva un'altra funzione altrettanto importante: quella di metodo contraccettivo, che, pur di dubbia efficacia, era il massimo che ci si potesse aspettare. Questo potrebbe anche essere stato il suo uso originario: le prostitute usavano contenitori simili per pulirsi dopo aver fatto sesso, sperando di evitare così gravidanze e malattie veneree.
Nonostante questa possibile umile origine, nel corso del XVIII secolo il bidet divenne popolare tra le nobildonne, prima in Francia e in Italia e poi in altri paesi dell'Europa meridionale. Per le donne che avevano una relazione extraconiugale (sposate o meno), era un modo per limitare il rischio di rimanere incinte dei loro amanti; e per le donne sposate, un modo per evitare il contagio dovuto alle avventure dei mariti. Il suo uso contraccettivo non era un segreto: alla regina di Napoli Maria Carolina d'Asburgo-Lorena, che voleva installarne uno nella reggia di Caserta, fu detto che questo avrebbe potuto darle una cattiva fama poiché era uno "strumento per prostitute", un avvertimento che lei ignorò.
Il bidet di Maria Carolina di Napoli alla Reggia di Caserta
Foto: Pubblico dominio
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Un successo discutibile
Il successo del bidet durò in realtà meno di due secoli, poiché la sua diffusione tra la maggioranza della popolazione fu quasi pari a quella della doccia, che meglio assolveva alla sua funzione igienica. Nella seconda metà dell'ottocento le abitazioni cominciarono a essere dotate di acqua corrente, e nel XIX secolo l'uso del bidet era già così limitato in alcune zone d'Europa che la maggior parte della popolazione semplicemente non ne vedeva l'utilità – nonostante alcuni Paesi, come l'Italia o il Portogallo, rendessero obbligatorio installarlo nei bagni.
Ma nel corso della sua storia relativamente breve il bidet è stato spesso oggetto di polemiche proprio per il suo uso contraccettivo. La sua presenza sembrava suggerire una vita lussuriosa da parte dei suoi proprietari, e nei bordelli era l'unico mobile a disposizione delle prostitute oltre ai letti. La Chiesa ne criticò ferocemente l'uso, suggerendo addirittura che fosse usato per eseguire aborti.
'Femme à sa toilette'. Di Armand Jégaud
Foto: Collection Roger-Viollet / Cordon Press
Nel corso del XVIII secolo il bidet divenne popolare tra i nobili. Questo utensile è spesso oggetto di polemiche, proprio per il suo uso contraccettivo
Altri gli diedero usi più fantasiosi: onorando l'origine del nome - cavalli bidet - Napoleone lo usava per alleviare il prurito alle natiche e alle cosce dopo aver cavalcato. Lo apprezzò così tanto che lasciò in eredità anche al figlio il suo prezioso bidet rosso, che fece all'utensile un'enorme pubblicità e ne aumentò immediatamente la popolarità tra la nobiltà francese. Sebbene oggi sia in crescente disuso, questo strumento da bagno ha avuto un'importanza cruciale nella storia europea: senza di esso forse sarebbero nati altri eredi tra le grandi casate, si sarebbero scoperti alcuni tradimenti, e l'igiene e la salute dei regnanti sarebbero state più deplorevoli.
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