Ottenuto il potere con un colpo di stato nel 1081 , Alessio I Comneno si dimostrò un imperatore capace non solo di porre un freno allo sgretolamento dell’impero bizantino , ma anche di gettare le basi per un secolo di prosperosa stabilità. Non perderti nessun articolo! Iscriviti alla newsletter settimanale di Storica! Il duomo di Monreale in Sicilia Il duomo di Monreale, edificato a partire dal 1174, conserva alcuni tra i maggiori esempi di arte musiva comnena in Italia, sia pure adattata alla diversa struttura architettonica degli edifici rispetto a quella delle basiliche dell’impero bizantino. E in particolare per quanto riguarda le superfici piane, più presenti nell’architettura italiana che in quella bizantina. Nel duomo di Monreale, ciò è evidente nelle superfici piane e negli archi della lunga navata centrale. Complessivamente, i mosaici del duomo di Monreale ricoprono oltre seimila metri quadri di superficie. La navata centrale L’interno del duomo è diviso in tre navate. Nell'immagine si vede la navata centrale, con i mosaici di scuola bizantina risalenti al XII-XIII secolo. Ciascuna delle navate laterali è larga un terzo di quella centrale. Luce dai mosaici La decorazione musiva della porta del duomo. Nel duomo le finestre sono poche: la luce viene riflessa dai mosaici che smaterializzano le strutture in pietra. Cristo Pantocratore Nell’emiciclo dell’abside, il Cristo Pantocratore è un esempio di decorazione musiva bizantina su superfici curve. I capitelli Capitello del chiostro del duomo di Monreale, XII secolo. I capitelli del chiostro appaiono di chiara impronta normanna. Basilica di Santa Maria Assunta di Torcello La basilica di Santa Maria Assunta di Torcello fu costruita dal vescovo Orso Orseolo (1008 circa), figlio del doge Pietro II Orseolo, su un edificio del VII secolo. Ha una pianta a tre navate con porticato a sei colonne. L’esempio più importante dell’arte comnena è nel mosaico della Vergine Odigitria (“colei che istruisce, che mostra la direzione”, iconografia molto presente nell’arte bizantina e russa), indicato come opera di artisti bizantini del XII secolo. Altri mosaici, come quelli degli apostoli, si pensa invece siano opera di maestranze locali, anche se chiaramente influenzate dall’arte bizantina. Vergine Odigitria Mosaico della Vergine Odigitria, nel catino dell'abside. È sempre raffigurata con il bambino benedicente con una pergamena arrotolata, che la Vergine indica con la mano destra. L'Agnus Dei L'agnello mistico sorretto da angeli, mosaico dalla volta. È questo invece un motivo di ascendenza ravennate: l’Agnus Dei entro un clipeo, dal quale partono quattro strutture sorrette da angeli. L'iconostasi La navata centrale, con l'iconostasi che delimita coro e altare. Come nelle chiese ortodosse, è la struttura decorata con icone che separa la zona dove viene celebrata l’eucaristia. Il primo vescovo Pietra tombale del primo vescovo di Torcello, Paolo, posta ai piedi del presbiterio. Nel 638 il vescovo della diocesi di Altino aveva trasferito la sua sede a Torcello. Se vuoi ricevere la nostra newsletter settimanale, iscriviti subito!