È da ormai diverse generazioni che per combattere la sete si ricorre a una delle bibite più famose e mediatiche del pianeta: la spumeggiante Coca-Cola. Ma probabilmente quasi nessuno dei suoi estimatori ne conosce l'origine. Per scoprirla bisogna risalire alla fine del XIX secolo, negli Stati Uniti. Qui, nello stato della Georgia, il chimico e farmacista John Stith Pemberton inventò la miscela perfetta per una bevanda che ancora oggi è la più venduta del mondo.
Tra il 1886 e il 1887 la Georgia fu uno dei primi stati a proibire la vendita e il consumo di alcol. All'epoca il settore industriale era in piena crescita e gli operai, che avevano giornate lavorative dure ed estenuanti, avevano bisogno di una bevanda stimolante che gli rendesse più sopportabile il soffocante trascorrere delle ore. La Coca-Cola sarebbe diventata la bibita perfetta per lo scopo.
In realtà però tutto iniziò con la forte dipendenza dalla morfina di Pemberton, che ne consumava in gran quantità come palliativo per il dolore causatagli da una ferita da sciabola risalente al 1865 (durante la Guerra di secessione). Il chimico sapeva che questa droga avrebbe finito per rovinargli la vita, e così decise di mettere a punto uno sciroppo che lo aiutasse a superare la sua dipendenza.

Fotografia di John Stith Pemberton, 1888 circa
Foto: Pubblico dominio
La pericolosa dipendenza di John Stith Pemberton
John Stith Pemberton nacque l'8 luglio 1831 a Knoxville, in Georgia; frequentò la scuola locale e nel 1850 si laureò in medicina al Southern Botanical Medical College. A soli diciannove anni divenne medico, combinando la medicina generale e la chirurgia con la sua vasta cultura chimica. A Filadelfia ottenne anche il titolo di farmacista. Pemberton era uno di quelli che all'epoca si definivano "steam doctors", cioè un medico che nei suoi trattamenti usava bagni di vapore, erbe e altri prodotti naturali. Nel 1853 sposò Ann Eliza Clifford Lewis e un anno dopo nacque il loro unico figlio, Charles Ney Pemberton.
A soli diciannove anni divenne medico, combinando la medicina generale e la chirurgia con la sua vasta cultura chimica. A Filadelfia ottenne anche il titolo di farmacista
Allo scoppio della Guerra di secessione, nel 1862, Pemberton si arruolò come tenente dell'esercito confederato e il 16 aprile 1865, durante la battaglia di Columbus, considerata l'ultima del conflitto, fu gravemente ferito all'addome e al petto da una sciabola. Si riprese dalla ferita, ma questa gli provocava un dolore tanto intenso che riusciva a placarlo colo con la morfina. Il consumo continuato della sostanza gli procurò una dipendenza, ma quando si rese conto del problema decise di lottare con tutte le sue forze per trovare una soluzione.

Manifesto pubblicitario della Coca-Cola del 1890
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Pemberton e il vino di coca
Verso la fine del conflitto Pemberton investì tutti i suoi risparmi nella ricerca e sviluppo di un sostituto della morfina. Iniziò a sperimentare con diverse piante, finché inventò la sua prima bevanda, che chiamò Dr. Tuggle's Compound Syrup of Globe Flower: una specie di sciroppo di Cephalanthus occidentalis, una pianta dai molteplici usi medicinali, che può rivelarsi anche tossica.
Visto il successo del prodotto, Pemberton si spostò ad Atlanta, la capitale, dove incluse nei suoi esperimenti anche le foglie di coca (masticata dagli indigeni degli altipiani in Perù e Bolivia) e il vino. Creò così una ricetta che conteneva estratto di coca e damiana (Turnera difusa), a cui diede il nome Pemberton’s French Wine Coca (vino di coca francese di Pemberton). Questo "vino" fu pubblicizzato come un miracolo della medicina, capace di alleviare dipendenze, depressione, nevrastenia (diagnosticata soprattutto alle donne) e, paradossalmente, alcolismo. Se il ritrovato non fu sufficiente a curare la dipendenza del suo inventore, divenne però estremamente popolare.
Verso la fine del conflitto Pemberton investì tutti i suoi risparmi nella ricerca e sviluppo di un sostituto della morfina. Iniziò a sperimentare con diverse piante, finché inventò la sua prima bevanda
All'epoca erano diffusi i gruppi di lotta contro il consumo di alcol, che in certi casi era diventato una vera e propria piaga sociale; tra questi, il Movimento per la temperanza, che iniziò a raccogliere consensi in tutto il Paese. Fu allora che una serie di leggi promulgate nel 1886 costrinsero Pemberton a creare una variante analcolica della sua nuova e popolare bevanda. Per farlo chiese aiuto all'amico farmacista Willis E. Venable, con cui lavorò per adattare la formula ai nuovi parametri legislativi. Fu così eliminata la damiana, sostituita dalla noce di cola, una pianta tropicale. Al posto del vino misero uno sciroppo di zucchero. Mentre Pemberton era intento a prepararne un bicchiere, ci aggiunse per sbaglio dell'acqua frizzante, e trasformò così il suo "vino a uso medico" in una miscela adatta a essere venduta nei locali di bibite frizzanti, gelati e panini: i cosiddetti soda fountain.

Una delle prime pubblicità della Coca-Cola
Foto: Pubblico dominio
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La fine di John Pemberton
Fu uno dei soci di Pemberton, l'esperto di marketing Frank Mason Robinson, a pensare al nome e al logo della Coca-Cola. Robertson suggerì che l'etichetta della nuova bibita combinasse i nomi dei suoi ingredienti principali: foglie di coca e noci di cola ("Coca-Cola"). Per il logo, pensò di usare le due "C" maiuscole, che sarebbero state molto distintive, e scelse di usare la grafia Spencerian, che all'epoca era molto comune negli Stati Uniti. I primi acquisti di questa nuova bibita frizzante avvennero nella farmacia Jacob di Atlanta: costava cinque centesimi al bicchiere. Ma le cose non andarono come sperava Pemberton. I problemi finanziari legati alla sua dipendenza da morfina lo costrinsero a vendere, e addirittura a regalare, pezzi della sua impresa a diversi compratori.
Robertson, il socio di Pemberton, suggerì che l'etichetta della nuova bibita combinasse i nomi dei suoi ingredienti principali: foglie di coca e noci di cola ("Coca-Cola"). Per il logo, pensò di usare le due "C" maiuscole
Alla fine, nel 1888, Pemberton dovette vendere la formula ad Asa Griggs Candler, un magnate e politico statunitense che avrebbe poi fondato The Coca-Cola Company, per 2300 dollari. Da allora la marca Coca-Cola si estese a macchia d'olio. La Biedenharn Candy Company, a Vicksburg, Mississippi, fu uno dei primi stabilimenti dove s'iniziò a vendere la bibita. Il successo fu tale che il 12 marzo 1894 il proprietario, Joseph Biedenharn, decise d'installare una macchina per imbottigliarla nel retro del suo locale, in modo che la gente potesse gustarsi la bibita direttamente a casa.

Uno dei primi coupon di Coca-Cola (1888) mostra già il notissimo logo
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Fu così che John Stith Pemberton, che pure era stato l'inventore della miracolosa formula, non poté goderne i frutti. Sarebbe morto di cancro allo stomaco il 16 agosto 1888, all'età di cinquantasette anni, in uno stato di povertà assoluto dovuto alla sua dipendenza da morfina. E senza sospettare che la sua invenzione sarebbe un giorno diventata la bibita più famosa di sempre.
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