Isabella di Castiglia, detta la Cattolica, in un ritratto anonimo del 1490 circa
Fonte: Pubblico dominio
Quando nacque sua figlia Isabella il re Giovanni II di Castiglia aveva già un figlio maschio di vent’anni, Enrico (in seguito soprannominato l’Impotente), frutto del suo primo matrimonio con Maria d’Aragona: sarebbe stato lui a succedergli al trono tre anni dopo, nel 1454. In questa occasione la principessa Isabella, insieme alla madre Isabella del Portogallo, fu mandata ad Arévalo, una località lontana dalla corte nei pressi di Medina del Campo, in un castello a cui si sarebbe sempre sentita legata. Malgrado la sua posizione emarginata, Isabella ricevette un’attenta educazione, all’altezza delle aspettative di una principessa dell’epoca.
Madrigal de las Altas Torres, località di Avila dove nacque Isabella nel 1451
Foto: Turismo de Ávila
Fin da piccola fu circondata da un eccellente gruppo di dame di compagnia e istitutori, scelti direttamente da suo padre prima di morire, tra i quali si trovavano alcuni personaggi che anni dopo sarebbero state chiamate a svolgere ruoli di rilevo nella sua vita e nel suo regno. Da loro ricevette un’educazione umanistica bastata su grammatica, retorica, pittura, filosofia e storia. Nessuno sa per certo perché il fratellastro, che non si era mai preoccupato troppo di lei, scelse di chiamarla al suo fianco nel 1462, poco prima della nascita della figlia Giovanna, sua futura nemica.
Ricevette un’educazione umanistica bastata su grammatica, retorica, pittura, filosofia e storia
Le tensioni di Castiglia
La principessa aveva allora dieci anni. Forse il re ritenne preferibile tenersela accanto per poterla controllare? L’instabilità politica in Castiglia era in continua crescita a causa delle divergenze tra il monarca e alcuni signori del regno, capitanati dall’arcivescovo di Toledo Alfonso Carrillo. Le tensioni giunsero al culmine nel 1465, quando i nobili imposero al re una serie di misure umilianti che ne limitavano il potere. Una delle richieste che Enrico IV dovette accettare fu che la principessa Isabella venisse allontanata da corte per andare a risiedere al Alcázar di Segovia. Appena tre anni dopo Enrico dovette inoltre accettare un patto – concretizzato nel trattato dei Tori di Guisando, firmato vicino ad Avila – secondo il quale, in cambio dell’accettazione del suo diritto al trono d parte degli avversari, avrebbe riconosciuto Isabella come legittima erede al trono di Castiglia.
Ritratto a olio di Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona. Madrigal de las Altas Torres, Ávila
Foto: Pubblico dominio
Su consiglio dell’arcivescovo Alfonso Carrillo, Isabella scelse come suo sposo il pretendente aragonese Ferdinando, figlio ed erede come lei di un altro Giovanni II. Tutto si svolse nel segreto più assoluto. Il 5 settembre 1469 Ferdinando partì da Saragozza travestito da servitore e accompagnato soltanto da sei uomini. Quattro giorni dopo aveva luogo la cerimonia nuziale, che incluse la benedizione (intesa in senso anche politico) dell’arcivescovo Carrillo. Il giorno dopo, com’era d’obbligo, il matrimonio fu debitamente consumato nella camera nuziale davanti a un selezionato gruppo di testimoni.
Le cronache ufficiali descrissero il loro incontro come amore a prima vista. Ma naturalmente sia Ferdinando che Isabella avevano in gioco anche diversi interessi politici. Una fredda mattina del 12 dicembre 1474 giunse all’Alcázar di Segovia, dove viveva la coppia, la notizia che Enrico era morto. Il giorno dopo Isabella si autoproclamò solennemente regina di Castiglia e inviò lettere alle principali città del regno per ottenere la loro obbedienza. Ma la strada per il trono era ancora lunga.
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La guerra di successione
Poche settimane dopo sua nipote Giovanna faceva lo stesso, e non solo: negoziò con lo zio, il bellicoso re Alfonso del Portogallo, un contratto matrimoniale che le permettesse di unire le forze di ambo i regni con l’obiettivo di difendere i propri diritti dinastici. Cominciava così una sanguinosa guerra per il trono castigliano che non si sarebbe conclusa fino al settembre 1479, con i trattati di Alcáçovas y Moura. La vittoriosa Isabella ordinò che sua nipote rinunciasse al matrimonio con Alfonso e si facesse monaca nel convento delle clarisse di Coimba. In questo modo la regina intendeva assicurarsi ad ogni costo che la rivale non avesse discendenti.
Giovanna la Beltraneja in un’illustrazione della 'Genealogia dos Reis de Portugal'
Foto: Pubblico dominio
Isabella la Cattolica fu una delle sovrane più importanti della storia. Sotto il suo regno ebbero luogo eventi che cambiarono radicalmente la storia della penisola iberica e del mondo, come l’alleanza matrimoniale con la corona di Aragona, l’arrivo di Cristoforo Colombo in America e la conquista del regno di Granada, ultimo baluardo dell’ormai morente califfato andaluso. Il potere accumulato dalla sua dinastia avrebbe dato inizio al primo impero transoceanico dell’Età moderna.
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