Iniziative per i 500 anni dalla morte di Raffaello

Nella notte fra il 6 e il 7 aprile del 1520, ammalatosi giorni prima di una febbre improvvisa e acuta, Raffaello morì a soli 37 anni nel giorno di Venerdì Santo. Secondo Vasari la morte sopraggiunse dopo quindici giorni di malattia causata per il biografo da "eccessi amorosi" (un eufemismo per la “sifilide”), e inutilmente curata con ripetuti salassi.
La morte di Raffaello fu un evento clamoroso sul quale ancora oggi aleggiano dubbi, lacune, leggende. Quel che è certo è che il 6 aprile del 1520 morì non soltanto il più celebrato pittore vivente all’apice della sua fortuna personale e artistica, ma colui che plasmò l’ideale di bellezza e grazia rinascimentali. Con la sua morte gli storici dell’arte fanno tradizionalmente coincidere la fine del Rinascimento.

Qui giace Raffaello: da lui, quando visse, la natura temette d’essere vinta, ora che egli è morto, teme di morire.

Numerose sono le iniziative in programma in occasione del cinquecentenario della sua morte sin dall’inizio dell’anno ma l’emergenza sanitaria in corso ha costretto a rivedere i piani con la chiusura dei musei e di tutti i luoghi della cultura. Le mostre, i cinema, i teatri hanno infatti interrotto la loro programmazione per prevenire il diffondersi del Coronavirus. Ciononostante le celebrazioni non si fermano e si moltiplicano le iniziative virtuali che commemorano il grande pittore urbinate. Eccone alcune. 

 

 

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scuderie

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Raffaello: 1520 -1483

La grande mostra Raffaello: 1520 -1483 alle Scuderie del Quirinale, inaugurata lo scorso 3 marzo ma chiusa al pubblico in seguito al DPCM dell’8 marzo, riapre virtualmente le porte con video-racconti, approfondimenti e incursioni nel backstage che, attraverso i canali social, permetteranno di ammirare alcune tra le più belle opere esposte e presenteranno dettagli e curiosità sull’arte del pittore rinascimentale e sulla più grande rassegna mai tentata finora. Con l’hashtag #RaffaelloOltreLaMostra sarà possibile ascoltare il racconto dei curatori e partecipare virtualmente agli incontri ospitati a palazzo Altemps prima dell’apertura al pubblico dell’esposizione. Le attività online proseguiranno con #RaffaelloInMostra: video-passeggiate all’interno delle sale, arricchite da dettagli e curiosità sulle opere, e incursioni nel backstage, con il racconto dell’allestimento della rassegna che vanta capolavori provenienti dalle collezioni dei più importanti musei al mondo, per un totale di 204 opere, 120 dello stesso Raffaello tra dipinti e disegni.
Per maggiori informazioni visita la pagina.

Foto: www.scuderiequirinale.it

musement

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Raffaello500

Un’altra iniziativa interessante è quella di Musement (piattaforma online che aggrega tour, musei, attrazioni, eventi e visite guidate in tutto il mondo) che celebra l’anniversario dei 500 anni dalla morte del genio artistico con Raffaello500, un museo virtuale che associa arte e scoperta. Si potrà restare comodamente seduti davanti al proprio laptop, tablet o smartphone, viaggiando tra 11 paesi e più di 30 città che ospitano oggi oltre 100 delle più importanti opere che hanno segnato la carriera artistica dell’artista di Urbino. In questo viaggio virtuale si può partire dall’Italia dove ammirare opere del calibro della Stanza della Segnatura, dello Sposalizio della Vergine, della Dama col licorno. Basterà un clic per raggiungere il Museo del Louvre a Parigi, dove tra le dieci opere di Raffaello è conservato San Michele sconfigge Satana. E poi Londra dove, tra la National Gallery e il Victoria and Albert Museum, sono custodite 15 opere di altissimo spessore culturale. Ad aggiungersi all’appello delle più importanti istituzioni museali europee ci sono anche il Prado di Madrid, il Kunsthistorisches Museum di Vienna, il Museo di Belle Arti di Budapest, la National Gallery of Scozia di Edimburgo e alcuni importanti centri culturali della Germania come il Gemäldegalerie e il Bode Museum di Berlino e l’Alte Pinakothek di Monaco di Baviera.
Per ulteriori informazioni visitate il sito.

Foto: www.musement.com

1044px-Raffaello, pala baglioni, deposizione. #ARTisalwaysCONTEMPORARY

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#ARTisalwaysCONTEMPORARY

Nell’attesa di sapere quali saranno le prossime misure che intraprenderà il governo italiano per l’emergenza coronavirus, vi forniamo un elenco delle iniziative previste per i prossimi mesi. Vi invitiamo comunque a controllare se musei e gallerie saranno aperti nei giorni in cui intenderete visitarli.

In occasione della mostra Banksy. A visual protest prevista a Roma fino al 26 luglio 2020, DART Chiostro del Bramante presenta una nuova iniziativa #ARTisalwaysCONTEMPORARY. Uno speciale progetto educativo che promuove un dialogo tra l’opera ad affresco di Raffaello Sanzio e i lavori del celebre street artist britannico, un dialogo sulla potenza evocativa delle loro immagini che li ha resi protagonisti e rivoluzionari nel loro tempo.
Per maggiori informazioni visitate il sito.

Foto: Joseph Martin/Album

1736px-Baldassare Castiglione, by Raffaello Sanzio, from C2RMF retouched. Raffaello e Baldassarre Castiglione

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Raffaello e Baldassarre Castiglione

Uno degli appuntamenti più attesi fra le celebrazioni dedicate all’artista è la mostra Raffaello e Baldassarre Castiglione a cura di Vittorio Sgarbi, Elisabetta Losetti e Pietro di Natale che avrà luogo dal 12 giugno al 1 novembre nel Palazzo Ducale di Urbino. Arte, oggetti, codici, diplomazia, letteratura, armi e vita a Corte, spiegano il rapporto tra Raffaello e Baldassarre Castiglione attraverso la figura dell’autore de Il libro del Cortegiano. Il racconto di un’epoca che ha avuto come protagonisti nobili e letterati, diplomatici e prelati.

Ma il luogo di nascita del pittore sarà la sede di numerose iniziative durante tutto l’anno. A questo link il programma completo di Raffaello2020

Foto: Scala, Firenze

901px-Raffael Stanza della Segnatura. Raffaello e Angelo Colocci

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Raffaello e Angelo Colocci

Non più da giugno a gennaio 2021 ma posticipata all'autunno e fino all'aprile successivo la mostra su Raffaello e Colocci a Jesi dal titolo Raffaello e Angelo Colocci. Bellezza e scienza nella costruzione del mito della Roma antica. L’esposizione prenderà in esame i collegamenti tra l'artista e l’umanista jesino Angelo Colocci, contemporanei nella Roma del Rinascimento: fu probabilmente Colocci ad avere un ruolo importante per i contenuti della Stanza della Segnatura e la celeberrima Scuola di Atene, in cui l’urbinate rappresenta nelle vesti dei sapienti antichi, da Leonardo (Platone), a Bastiano da Sangallo (Aristotele) e Michelangelo (Eraclito o Democrito). L’ipotesi è che fra i volti dell’affresco ci sia anche quello proprio di Colocci, raffigurato come il profeta persiano Zoroastro vicino all’autoritratto dello stesso Raffaello. Tecnologie digitali inoltre renderanno possibili le ricostruzioni dei capolavori raffaelleschi.

Foto: Wikicommons

804px-Raffaello Loreto. La Madonna del velo

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La Madonna del velo

A Loreto fino al 5 luglio presso Museo Pontificio della Santa Casa è in programma un approfondimento dedicato alla Madonna del velo o Madonna di Loreto: un'opera dalla storia complicata, persa nella sua versione originale, di cui una copia passò dal santuario. Per l'occasione si potrà ammirare un'altra versione della stessa opera, restaurata e attribuita a Raffaello insieme alla sua bottega, oggi in collezione privata. Nelle sale del Museo Pontificio Santa Casa è però permanentemente visibile al pubblico la serie di arazzi di manifattura fiamminga tramati in lana, fili di seta policroma, oro, argento disegnati sugli stessi cartoni del Maestro urbinate su commissione di Leone X per gli arazzi destinati alla Cappella Sistina, dove sono stati temporaneamente riesposti nei mesi scorsi. Maggiori informazioni al link

Foto: Wikicommons

1536px-Raffaello Sanzio (Urbino, 28 marzo 1483 – Roma, 6 aprile 1520) - Madonna Diotallevi (1504) Olio su tavola dimensioni 69x50 cm. - Gemäldegalerie, Berlino. La Madonna Diotallevi

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La Madonna Diotallevi

È stata annunciata a Rimini una mostra prevista con la presenza dell'opera Madonna Diotallevi, in prestito dal Bode Museum di Berlino, appartenuta fino all'Ottocento alla collezione del riminese Audiface Diotallevi da cui prende il nome. Le date sono ancora da ufficializzare ma prevedono l'inaugurazione per sabato 17 ottobre 2020 nell'ambito della 22esima edizione del Festival del Mondo Antico, per proseguire fino al 10 gennaio 2021.

Foto: Wikicommons

753px-Raffaello - Spozalizio - Web Gallery of Art. Raffaello in Umbria

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Raffaello in Umbria

Nell’anno dedicato a Raffaello anche l’Umbria celebra il pittore "divino" con un interessante percorso diffuso a Perugia e a Città di Castello. Tre le mostre previste nel capoluogo: il primo appuntamento in programma è la mostra Raffaello in Umbria e la sua eredità fino al 1° novembre in cui si affronterà il rapporto dell’artista con questa regione tra il 1500 e il 1504-1505. La mostra permetterà, grazie a straordinarie immagini immersive, di ricostruire l’universo pittorico di Raffaello animando con immagini e voce narrante alcune sale del palazzo.

Da giugno a settembre invece presso il Museo civico di Palazzo della Penna la mostra Fortuna e mito di Raffaello in Umbria che ripercorre la fortuna e il mito dell’Urbinate attraverso dipinti, incisioni, disegni, ceramiche dal Cinquecento al Novecento

La Fortuna della Pala Baglioni, l’opera più importante realizzata da Raffaello per Perugia costituirà infine il fulcro del percorso dal 3 ottobre 2020 al 10 gennaio 2021 alla Galleria Nazionale dell’Umbria.

A Città di Castello presso Pinacoteca Comunale è prevista da ottobre 2020 fino a gennaio 2021 la mostra Raffaello giovane e il suo sguardo sull’analisi della cultura figurativa in cui il giovanissimo maestro si confrontò con personaggi come il Perugino. Raffaello mosse i suoi primi passi nella Città di Castello del Rinascimento, lasciandovi quattro opere fondamentali quali L’Incoronazione di san Nicola da Tolentino eseguita per la chiesa di Sant’Agostino, il Gonfalone della Santissima Trinità per l’omonima Confraternita, la Crocefissione Gavari per San Domenico e lo Sposalizio della Vergine per San Francesco.

Foto: Scala, Firenze

Iniziative per i 500 anni dalla morte di Raffaello

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