Gli strumenti di un fumatore d’oppio del XIX secolo

Presa grazie a uno stiletto metallico una piccola quantità di oppio, la si espone al calore di una lampada: allora si gonfia e viene inserita nello scodellino di una pipa da oppio. Poi il fumatore posa lo scodellino al di sopra di una lampada, aspirando profondamente i vapori che si sprigionano dalla droga in combustione.

 

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Riserva

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Riserva

In questi contenitori si conserva il chanduz, la pasta di oppio che verrà scaldata e fumata. 

Foto: Bridgeman / Index

Lampada

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Lampada

Viene impiegata per riscaldare prima l’oppio sull’ago e, poi, il fornello della pipa per inalarlo.

 

Foto: Bridgeman / Index

Raschiatori

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Raschiatori

Servono a eliminare i resti dell’oppio bruciato che rimangono nel fornello della pipa. 

 

Foto: Bridgeman / Index

Fornello

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Fornello

Al suo interno vi è uno scodellino nel quale si sistema l’oppio. È di metallo o di terracotta.

Foto: Bridgeman / Index

Forbici

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Forbici

Servono per smoccolare lo stoppino della lampada, ossia per liberarlo della parte carbonizzata.

Foto: Bridgeman / Index

Pipa

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Pipa

La pipa ha un cannello lungo circa 50 centimetri, di legno o di metallo, ed è dotata di un fornellino.

Foto: Bridgeman / Index

Gli strumenti di un fumatore d’oppio del XIX secolo

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