La grande cupola che sovrasta la cattedrale di Santa Maria del Fiore si erge maestosa su Firenze. Con i suoi circa 55 metri di diametro è ancor oggi la più grande del mondo
Foto: Susanne Kremer / Fototeca 9x12
Filippo Brunelleschi nacque a Firenze nel 1377. La sua casa si trovava proprio di fronte al cantiere della cattedrale in costruzione, Santa Maria del Fiore, e Pippo – com'era conosciuto l'artista – trascorse l'infanzia all'ombra crescente del tempio. Chissà se nei suoi sogni da bambino Brunelleschi si immaginò mai che sarebbe stato proprio lui a progettare e portare a compimento la costruzione della cupola.
Nel 1418 l'Opera del duomo indisse un concorso per stabilire il sistema con cui procedere alla realizzazione del progetto della cupola di Neri Fioravanti, precedentemente approvato dall'Opera nel 1367. La cupola avrebbe avuto un diametro di 55 metri, sarebbe stata ottagonale e suddivisa in otto spicchi di pietra e dal profilo ogivale, e avrebbe raggiunto i 91 metri di altezza, diventando così la più grande cupola della storia occidentale.
Fioravanti però non aveva spiegato come avrebbe fatto a realizzare tale progetto. Così l'Opera del duomo scelse di indire un concorso per riuscire a capire come procedere. Una possibilità prevedeva il ricorso a una centinatura in legno, ovvero un sistema di sostegno centrale che tenesse in piedi le pareti durante la fase di costruzione; un'altra era quella di riempire la crociera di terra per creare un cumulo di oltre 90 metri su cui poggiare la cupola. Ma l’Opera del duomo respinse con sdegno tali ipotesi.
La proposta di Brunelleschi era del tutto incomprensibile: costruire una cupola senz’alcun sistema di supporto. Sebbene il fiorentino si fosse sempre rifiutato di spiegare come avrebbe fatto, fu proprio lui a vincere il concorso e a portare a termine l'opera che – forse più di tutte – seicento anni dopo è ancora il simbolo incontrastato di Firenze nel mondo.
A continuazione, illustriamo le varie fasi di costruzione di questo capolavoro.