Storica 1952: Londra sotto il 'Great smog' Per cinque giorni, dal 5 al 9 dicembre 1952, Londra fu sommersa da un'immensa nube di aria inquinata che paralizzò la città e causò migliaia di vittime. Alfonso Lopez 13 settembre 2023, 07:00 TAGS Età contemporanea Leggi l'articolo 1 / 14 1 / 14 Un'alba al buio Il 5 dicembre 1952 Londra si svegliò sotto una coltre di buia di nebbia e aria inquinata che impediva ai pedoni di vedere più di qualche metro davanti a loro, come mostra questa fotografia scattata a Trafalgar Square. Si è trattato dell'episodio più grave di un fenomeno noto come smog, una combinazione di fumo (smoke) e nebbia (fog). Soprannominato il Great smog, questo evento drammatico del dicembre 1952 ha paralizzato la capitale inglese, causando migliaia di vittime. È anche servito a creare una nuova consapevolezza di quanto sia importante l'ambientalismo. Foto: Topham Picturepoint / Cordon Press 2 / 14 Un binomio storico La posizione geografica e il clima di Londra la rendono particolarmente soggetta alla nebbia, e i suoi abitanti si sono storicamente abituati a conviverci, come la coppia in alto, che attraversa un ponte a Londra negli anni cinquanta. Foto: TopFoto / Cordon Press 3 / 14 Vigilare sul cielo Con l'avvento della Rivoluzione industriale, alla nebbia si aggiunsero i fumi delle ciminiere e l'inquinamento ambientale aumentò drasticamente. La causa principale dello smog a Londra era il carbone, che per molto tempo è stato la principale fonte di energia in Gran Bretagna. Le centrali elettriche a carbone nel cuore della città hanno contribuito all'inquinamento. La fotografia qui sopra è stata scattata nel 1935 sul tetto di una di esse, Bankside. Lì, Walter James Thompson svolse per 12 anni il suo particolare lavoro dalle otto del mattino alle sei di sera: scrutare il cielo per avvisare della presenza di nuvole e nebbia che avrebbero potuto sovraccaricare i generatori della centrale elettrica e causare un guasto. Foto: TopFoto / Cordon Press 4 / 14 Un'interruzione periodica Dal XIX secolo i londinesi hanno sofferto di episodi periodici di smog che hanno lasciato la città nell'oscurità virtuale. L'immagine qui sopra è stata scattata a mezzogiorno del 24 ottobre 1932 nella City di Londra, ma sembra ritrarre piuttosto una notte buia. Foto: Biblioteca fotografica Mary Evans / Cordon Press 5 / 14 La maledizione del carbone La causa principale dello smog a Londra era il carbone, che in Gran Bretagna è stato per lungo tempo la principale fonte di energia. Le centrali elettriche a carbone nel cuore della città, come Battersea (nella foto), hanno contribuito all'inquinamento. Foto: Bill Smith / Popperfoto / Getty Images 6 / 14 Fumo dalle ciminiere Ma la maggior parte del fumo inquinante che si riversava nell'aria di Londra proveniva dai camini delle case private, come si vede in questa fotografia del 1962. Gli inglesi erano ancora legati alla tradizione delle riunioni di famiglia davanti al camino, un sistema di riscaldamento estremamente inefficiente che trasferiva appena il 25 percento del calore generato in casa. Inoltre, il carbone domestico era spesso di scarsa qualità, con un'alta percentuale di zolfo. Foto: TriniTy Mirror / Alamy / Cordon Press 7 / 14 Una città ostaggio dell'inquinamento Gli episodi peggiori di questo fenomeno si verificavano soprattutto in inverno, quando le basse temperature, un anticiclone e la mancanza di vento coincidevano. Questo fu il caso dello smog del 1952. Tutto l'inquinamento generato dalle fabbriche e dalle abitazioni rimase intrappolato nella città e in pochi giorni la concentrazione di anidride solforosa nell'aria aumentò di dieci volte. In questa immagine, lo smog avvolge una fabbrica nel quartiere londinese dell'East End. Foto: Tophoto / Cordon Press 8 / 14 Buio e paralisi Sotto una spessa cappa di smog, in pieno giorno, le strade erano nere come la pece e il traffico era bloccato a causa della totale mancanza di visibilità. Venne chiuso finanche l'aeroporto di Healthrow. Nella foto, un autobus percorre con i fari accesi una strada sulle buie rive del Tamigi. Era il 6 dicembre 1952. Foto: Uppa / Aurimages 9 / 14 Zuppa di piselli allo zolfo Chi ha vissuto il Grande Smog del 1952 ricorda che la fitta foschia ovattava i suoni e creava un'atmosfera di silenzio. Lo smog era di colore giallo nerastro (come la popolare zuppa di piselli inglese), emanava un forte odore di zolfo e lasciava tutto sporco. La fotografia qui sopra mostra l'atmosfera a Piccadilly Curcus il 6 dicembre 1952. Foto: Tophoto / Cordon Press 10 / 14 Persi Chi osava camminare per le strade della capitale lo faceva alla cieca. Donald Acheson ha ricordato di aver camminato nell'oscurità e in "un silenzio inquietante". Ha anche ricordato l'effetto disorientante della nebbia: "per scoprire dove mi trovavo in una parte di Londra che conoscevo bene, dovevo tastare i muri degli edifici fino a quando non arrivavo all'angolo e leggevo il nome della strada". Nell'immagine, un pedone cammina alle 14.00 a Ludgate Circus. Foto: TopFoto / Cordon Press 11 / 14 Spostarsi in metropolitana Non potendo spostarsi in superficie, i londinesi presero d'assalto il trasporto sotterraneo, anch'esso colpito. L'immagine qui sopra mostra i binari della stazione di Charing Cross affollati di persone in attesa dell'arrivo del convoglio della metropolitana l'8 dicembre, quando questo era l'unico sistema di trasporto pubblico in funzione nella capitale inglese. Foto: TopFoto / Cordon Press 12 / 14 Lo spettacolo non può continuare I londinesi rimasero anche senza intrattenimento: non solo le partite di calcio furono cancellate, ma anche i cinema e i teatri chiusero a causa dello smog che invadeva gli interni. In alto, il portiere dell'Arsenal Jack Kelsey durante una partita prima che la nebbia costringesse a interrompere il gioco, in una fotografia scattata il 2 gennaio 1954. Foto: Press Association Images / Cordon Press 13 / 14 Maschera anti-smog Il Grande Smog del 1952 segnò un punto di svolta nella consapevolezza pubblica dell'inquinamento ambientale. L'opinione pubblica fu allarmata nell'apprendere che 4mila persone erano morte a causa dello smog (oggi si stima che siano state più del doppio), la maggior parte delle quali anziane o affette da malattie respiratorie. Fu raccomandato l'uso di maschere facciali, fatte in casa o di un nuovo tipo progettato da un medico (maschere anti-smog), come quella indossata dalla donna che ascoltava le istruzioni dell'agente nel 1953. Foto: Popperfoto / Getty Images 14 / 14 Obiettivo aria pulita Tuttavia, l'unica soluzione era quella di andare alla radice del problema, il consumo privato di carbone. Sulla base del rapporto di una commissione speciale, nel 1956 il Parlamento britannico approvò un Clean Air Act che definiva le aree urbane in cui era vietato bruciare carbone. A Londra, queste zone sono state gradualmente estese fino a coprire più della metà dell'area comunale entro il 1969. Di conseguenza, dal 1950 al 1990, l'inquinamento atmosferico a Londra è stato ridotto fino a dieci volte. Nelle immagini, un funzionario misura la qualità dell'aria nel novembre 1954. Foto: Daily Herald / Getty Images 1952: Londra sotto il 'Great smog' Non perderti nessun articolo! Iscriviti alla newsletter settimanale di Storica! TAGS Età contemporanea Condividi LEGGI L'ARTICOLO GUARDA LE FOTOGRAFIE
1952: Londra sotto il 'Great smog' Per cinque giorni, dal 5 al 9 dicembre 1952, Londra fu sommersa da un'immensa nube di aria inquinata che paralizzò la città e causò migliaia di vittime. Alfonso Lopez 13 settembre 2023, 07:00 TAGS Età contemporanea Leggi l'articolo 1 / 14 1 / 14 Un'alba al buio Il 5 dicembre 1952 Londra si svegliò sotto una coltre di buia di nebbia e aria inquinata che impediva ai pedoni di vedere più di qualche metro davanti a loro, come mostra questa fotografia scattata a Trafalgar Square. Si è trattato dell'episodio più grave di un fenomeno noto come smog, una combinazione di fumo (smoke) e nebbia (fog). Soprannominato il Great smog, questo evento drammatico del dicembre 1952 ha paralizzato la capitale inglese, causando migliaia di vittime. È anche servito a creare una nuova consapevolezza di quanto sia importante l'ambientalismo. Foto: Topham Picturepoint / Cordon Press 2 / 14 Un binomio storico La posizione geografica e il clima di Londra la rendono particolarmente soggetta alla nebbia, e i suoi abitanti si sono storicamente abituati a conviverci, come la coppia in alto, che attraversa un ponte a Londra negli anni cinquanta. Foto: TopFoto / Cordon Press 3 / 14 Vigilare sul cielo Con l'avvento della Rivoluzione industriale, alla nebbia si aggiunsero i fumi delle ciminiere e l'inquinamento ambientale aumentò drasticamente. La causa principale dello smog a Londra era il carbone, che per molto tempo è stato la principale fonte di energia in Gran Bretagna. Le centrali elettriche a carbone nel cuore della città hanno contribuito all'inquinamento. La fotografia qui sopra è stata scattata nel 1935 sul tetto di una di esse, Bankside. Lì, Walter James Thompson svolse per 12 anni il suo particolare lavoro dalle otto del mattino alle sei di sera: scrutare il cielo per avvisare della presenza di nuvole e nebbia che avrebbero potuto sovraccaricare i generatori della centrale elettrica e causare un guasto. Foto: TopFoto / Cordon Press 4 / 14 Un'interruzione periodica Dal XIX secolo i londinesi hanno sofferto di episodi periodici di smog che hanno lasciato la città nell'oscurità virtuale. L'immagine qui sopra è stata scattata a mezzogiorno del 24 ottobre 1932 nella City di Londra, ma sembra ritrarre piuttosto una notte buia. Foto: Biblioteca fotografica Mary Evans / Cordon Press 5 / 14 La maledizione del carbone La causa principale dello smog a Londra era il carbone, che in Gran Bretagna è stato per lungo tempo la principale fonte di energia. Le centrali elettriche a carbone nel cuore della città, come Battersea (nella foto), hanno contribuito all'inquinamento. Foto: Bill Smith / Popperfoto / Getty Images 6 / 14 Fumo dalle ciminiere Ma la maggior parte del fumo inquinante che si riversava nell'aria di Londra proveniva dai camini delle case private, come si vede in questa fotografia del 1962. Gli inglesi erano ancora legati alla tradizione delle riunioni di famiglia davanti al camino, un sistema di riscaldamento estremamente inefficiente che trasferiva appena il 25 percento del calore generato in casa. Inoltre, il carbone domestico era spesso di scarsa qualità, con un'alta percentuale di zolfo. Foto: TriniTy Mirror / Alamy / Cordon Press 7 / 14 Una città ostaggio dell'inquinamento Gli episodi peggiori di questo fenomeno si verificavano soprattutto in inverno, quando le basse temperature, un anticiclone e la mancanza di vento coincidevano. Questo fu il caso dello smog del 1952. Tutto l'inquinamento generato dalle fabbriche e dalle abitazioni rimase intrappolato nella città e in pochi giorni la concentrazione di anidride solforosa nell'aria aumentò di dieci volte. In questa immagine, lo smog avvolge una fabbrica nel quartiere londinese dell'East End. Foto: Tophoto / Cordon Press 8 / 14 Buio e paralisi Sotto una spessa cappa di smog, in pieno giorno, le strade erano nere come la pece e il traffico era bloccato a causa della totale mancanza di visibilità. Venne chiuso finanche l'aeroporto di Healthrow. Nella foto, un autobus percorre con i fari accesi una strada sulle buie rive del Tamigi. Era il 6 dicembre 1952. Foto: Uppa / Aurimages 9 / 14 Zuppa di piselli allo zolfo Chi ha vissuto il Grande Smog del 1952 ricorda che la fitta foschia ovattava i suoni e creava un'atmosfera di silenzio. Lo smog era di colore giallo nerastro (come la popolare zuppa di piselli inglese), emanava un forte odore di zolfo e lasciava tutto sporco. La fotografia qui sopra mostra l'atmosfera a Piccadilly Curcus il 6 dicembre 1952. Foto: Tophoto / Cordon Press 10 / 14 Persi Chi osava camminare per le strade della capitale lo faceva alla cieca. Donald Acheson ha ricordato di aver camminato nell'oscurità e in "un silenzio inquietante". Ha anche ricordato l'effetto disorientante della nebbia: "per scoprire dove mi trovavo in una parte di Londra che conoscevo bene, dovevo tastare i muri degli edifici fino a quando non arrivavo all'angolo e leggevo il nome della strada". Nell'immagine, un pedone cammina alle 14.00 a Ludgate Circus. Foto: TopFoto / Cordon Press 11 / 14 Spostarsi in metropolitana Non potendo spostarsi in superficie, i londinesi presero d'assalto il trasporto sotterraneo, anch'esso colpito. L'immagine qui sopra mostra i binari della stazione di Charing Cross affollati di persone in attesa dell'arrivo del convoglio della metropolitana l'8 dicembre, quando questo era l'unico sistema di trasporto pubblico in funzione nella capitale inglese. Foto: TopFoto / Cordon Press 12 / 14 Lo spettacolo non può continuare I londinesi rimasero anche senza intrattenimento: non solo le partite di calcio furono cancellate, ma anche i cinema e i teatri chiusero a causa dello smog che invadeva gli interni. In alto, il portiere dell'Arsenal Jack Kelsey durante una partita prima che la nebbia costringesse a interrompere il gioco, in una fotografia scattata il 2 gennaio 1954. Foto: Press Association Images / Cordon Press 13 / 14 Maschera anti-smog Il Grande Smog del 1952 segnò un punto di svolta nella consapevolezza pubblica dell'inquinamento ambientale. L'opinione pubblica fu allarmata nell'apprendere che 4mila persone erano morte a causa dello smog (oggi si stima che siano state più del doppio), la maggior parte delle quali anziane o affette da malattie respiratorie. Fu raccomandato l'uso di maschere facciali, fatte in casa o di un nuovo tipo progettato da un medico (maschere anti-smog), come quella indossata dalla donna che ascoltava le istruzioni dell'agente nel 1953. Foto: Popperfoto / Getty Images 14 / 14 Obiettivo aria pulita Tuttavia, l'unica soluzione era quella di andare alla radice del problema, il consumo privato di carbone. Sulla base del rapporto di una commissione speciale, nel 1956 il Parlamento britannico approvò un Clean Air Act che definiva le aree urbane in cui era vietato bruciare carbone. A Londra, queste zone sono state gradualmente estese fino a coprire più della metà dell'area comunale entro il 1969. Di conseguenza, dal 1950 al 1990, l'inquinamento atmosferico a Londra è stato ridotto fino a dieci volte. Nelle immagini, un funzionario misura la qualità dell'aria nel novembre 1954. Foto: Daily Herald / Getty Images 1952: Londra sotto il 'Great smog' Non perderti nessun articolo! Iscriviti alla newsletter settimanale di Storica! TAGS Età contemporanea Condividi