Uxmal
In un caldo giorno d’estate del 1840 arrivarono a Uxmal «a mezzogiorno e mezzo sotto un sole cocente». Ciò costrinse Catherwood, molto debilitato, a «rientrare alla tenuta», mentre Stephens proseguì: «Con mia grande sorpresa, mi ritrovai davanti a un grande campo aperto, ricoperto di cumuli di rovine, vasti edifici su piattaforme e strutture piramidali, grandi e ben conservati, riccamente decorati, completamente liberi dagli arbusti e davvero pittoreschi, quasi quanto le rovine di Tebe [in Egitto]. Al mio ritorno, ne feci un tale resoconto al signor Catherwood che questi, senza muoversi dall’amaca, esausto e scoraggiato mi disse che stavo esagerando. Al mattino seguente vi ritornammo molto presto, ed egli dichiarò che la realtà superava la mia descrizione. Il luogo di cui parlo doveva indubbiamente essere stato una grande città, popolosa e altamente civilizzata, ma il lettore non ne troverà menzione in alcun libro di storia».
Il Quadrilatero delle monache, a Uxmal, è un grande complesso architettonico che Catherwood illustrò parzialmente in quest'immagine.
Foto: Akg / Album