Nevica nelle strade di Parigi; il sole è già tramontato. Sono le otto del 9 marzo 1796 quando un’affascinante donna avvolta in un elegante vestito di mussola e protetta da un pesante cappotto entra nel municipio del II distretto della capitale. Si dirige verso il salone in cui sposerà l’uomo che aveva conosciuto nell’ottobre dell’anno precedente: il generale Napoleone Bonaparte. Lei è la vedova del visconte Alessandro de Beauharnais, ghigliottinato due anni prima. Il suo nome di battesimo è Marie-Josèphe-Rose de Tascher, ma Napoleone la chiama Giuseppina. L’attendono tre testimoni: Barras, il nuovo uomo forte della Francia, amante della donna fino a poco tempo prima e protettore di Napoleone; Tallien, sposo della spagnola Teresa Cabarrús, amica di Giuseppina e ora amante di Barras; e l’avvocato Calmelet. Bonaparte sarebbe giunto solo alle dieci – era impegnato a organizzare la campagna d’Italia, per la quale sarebbe partito due giorni dopo –, accompagnato dal quarto testimone, il capitano Lemaorrois. Nell’atto di matrimonio i contraenti hanno quasi la stessa età perché lo sposo, più giovane, anticipa la sua data di nascita di quasi diciotto mesi, mentre la sposa la ritarda di quattro anni. Poco importava a Napoleone e Giuseppina, che da quel momento unirono le loro vite e condizionarono le sorti della Francia e dell’Europa. La loro relazione tormentata si sarebbe arrestata tredici anni dopo, con il divorzio voluto dall’ormai imperatore. L’inizio e la fine della loro storia d’amore sarebbero coincisi con l’ascesa e il declino di Napoleone Bonaparte nel suo tortuoso cammino di dominio del mondo, quello pubblico e quello privato.

Sommario
Attualità
Personaggi straordinari
Percy H. Fawcett. L’esploratore scomparve in Amazzonia mentre cercava una città perduta.
Evento storico
Vienna, 1873. La capitale austro-ungarica accolse l’Esposizione universale.
Vita quotidiana
L’opera barocca a Venezia. I primi teatri d’opera trionfarono grazie a scenografie spettacolari.

Questa illustrazione del XX secolo ricostruisce in modo fantasioso il momento in cui gli hyksos vengono sconfitti dal faraone di Tebe, che pone fine al loro dominio in territorio egizio.
Foto: Alamy / ACI. Color: Santi Pérez
Egitto
Il faraone morto in battaglia. Nel XVI secolo a.C. il faraone Seqenenra Ta’o II guidò la rivolta egizia contro gli invasori hyksos. Lo studio della sua mummia rivela che morì in maniera violenta, probabilmente mentre lottava per liberare il suo Paese dal giogo straniero.
Grecia
Ulisse, il ritorno del navigatore. La figura mitica di Ulisse nell’Odissea di Omero incarna le migliaia di greci che presero il mare lasciandosi alle spalle le grandi città dei regni micenei ed estesero la loro cultura per tutto il Mediterraneo.
Roma
I fori di Roma. Da Giulio Cesare a Traiano, i governanti dell’impero romano eressero nuovi e maestosi fori che ingrandirono il centro di Roma e lo trasformarono in uno straordinario complesso monumentale al servizio delle esigenze degli imperatori.

Una volta accecato Polifemo, Ulisse e i suoi uomini escono dalla grotta nascosti sotto il ventre delle pecore del ciclope, perché questi non li scopra. Olio di Jacob Jordaens. 1635, Museo Puškin, Mosca.
Foto: Bridgeman / Así
Medioevo
L’Inquisizione contro l’eresia catara. Nel XIII secolo nacquero comunità religiose come quella catara, che sostenevano una visione del cristianesimo opposta a quella ufficiale. La reazione del papato fu quella di avviare una vera e propria crociata contro tali gruppi.
Età moderna
Samurai: il tramonto della casta che dominò il Giappone. Dopo l’instaurazione dello shogunato Tokugawa agli inizi del XVII secolo, il Giappone conobbe un periodo di pace di oltre 200 anni. I samurai, la casta militare che aveva dominato il Paese nei secoli precedenti, si videro privati della loro funzione di guerrieri. Dovettero quindi reinventarsi e cercare di sopravvivere come maestri di scherma, guardie del corpo, burocrati o addirittura membri di bande criminali.
Età Contemporanea
Napoleone e Giuseppina. Quando era un promettente generale, Napoleone Bonaparte s’innamorò di Giuseppina de Beauharnais, una vedova aristocratica che lo utilizzò per le sue ambizioni politiche e per quelle dei suoi amanti. Più tardi fu invece Napoleone a ingannarla e a trattarla con disprezzo, fino al divorzio avvenuto nel 1809.

Giuseppina, sua figlia Hortense, Napoleone e altre dame riposano nel frondoso giardino del castello di Malmaison. Victor Viger du Vigneau. 1866.
Foto: Franck Raux / RMN-Grand Palais
Grandi scoperte
Le mummie delle paludi. Decine di corpi sono riaffiorati nelle torbiere dell’Europa settentrionale.
Storia visuale
Le origini del country. La musica delle montagne sarebbe divenuta un simbolo degli Stati Uniti.
Libri e mostre
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