Un volo che non avenne mai

Foto: Pubblico dominio

In questa fotografia ufficiale compaiono i membri dell’Apollo 1, la prima missione con equipaggio del programma statunitense Apollo (quella che nel 1969 portò l’essere umano sulla Luna): da sinistra a destra, il pilota senior Edward White, il pilota comandante Virgil “Gus” Grissom e il pilota Roger Chaffee. Inizialmente designata come AS-204, la missione avrebbe dovuto essere la prima prova in orbita terrestre bassa del programma, e venne pianificata per il 21 febbraio 1967. Tuttavia, i tre piloti non volarono mai. Il 27 gennaio 1967, durante un’esercitazione alla rampa di lancio considerata poco pericolosa, all’interno della cabina scoppiò un incendio. L’atmosfera nell’abitacolo era composta di puro ossigeno e favorì la propagazione delle fiamme; inoltre, la misura di sicurezza che impediva l’apertura del portellone da dentro per timore che si aprisse accidentalmente nello spazio tolse ogni via di fuga all’equipaggio. Nei cinque minuti necessari agli addetti per aprire il portellone dall’esterno, i tre piloti morirono di arresto cardiaco per le alte concentrazioni di monossido di carbonio. I voli Nasa furono sospesi per venti mesi, per correggere tutto ciò che era andato storto durante l’esercitazione, e per richiesta delle vedove la missione fu rinominata Apollo 1, in memoria del volo che non avvenne mai.

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