«Vicino a Marx non ero che il secondo violino»

Foto: Pubblico dominio

Il 5 agosto 1895 moriva Friedrich Engels, considerato, insieme a Karl Marx, il padre del socialismo teorico. Sebbene fossero legati da un rapporto di amicizia e collaborazione, Engels disse sempre che al fianco di Marx si sentiva come «un secondo violino».

Engels incontrò Karl Marx a Parigi nel 1844. Marx era redattore della rivista Deutsch-französische Jahrbücher (Annali franco-tedeschi) ed Engels, che proveniva da una famiglia benestante e lavorava nell'azienda di famiglia a Manchester, s'interessò alle condizioni dei lavoratori nelle fabbriche. Poco dopo Marx ed Engels s'incontrarono di persona e avviarono un'amicizia e una collaborazione intellettuale che durò tutta la vita.

Engels stimava molto l'amico e diceva: «Vicino a Marx non ero che il secondo violino». Ma anche lui intraprese un proprio percorso: nel 1845 pubblicò La situazione della classe operaia in Inghilterra, un'indagine sulle condizioni di vita e di lavoro degli operai dell'industria. Questo primo libro, a cui ne seguirono altri, divenne un importante studio sulla classe operaia e un contributo significativo al socialismo e all'analisi marxista della società.

L'amicizia e la collaborazione tra Marx ed Engels fu fondamentale per lo sviluppo del pensiero marxista. I due collaborarono strettamente, scambiandosi idee, discutendo e lavorando insieme a diversi scritti. Nel 1848 scrissero insieme il Manifesto comunista, che divenne un manifesto politico e sociale fondamentale per esporre le loro idee sul socialismo e sulla lotta di classe. Inoltre, aiutò finanziariamente l'amico affinché potesse pubblicare la sua opera più nota, Il capitale, nel 1867.

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