Il Giappone combatté nella Seconda guerra mondiale (1939-1945) a fianco delle altre potenze dell'Asse, che persero il conflitto. Eppure, nonostante l'esito disastroso della guerra, l'imperatore Hirohito (sul trono dal 1926) non ne uscì così distrutto com'era invece da aspettarsi. Il sovrano cercò di ottenere la vittoria per il suo Paese quasi fino agli ultimi giorni di guerra, ma alla fine accettò di negoziare una resa con gli Alleati. Da quel momento in poi, e dopo aver assunto un'attitudine più terrena di quella adottata in precedenza, Hirohito s'impegnò attivamente nelle missioni diplomatiche e contribuì a forgiare l'immagine rinnovata che il Giappone avrebbe mostrato al mondo da quel momento in avanti. Realizzò diversi viaggi internazionali e incontrò per la prima volta nella storia i leader di altre potenze come il Regno Unito o gli Stati Uniti d'America. Nella foto, è ritratto mentre pronuncia un discorso nel 1947 a Hiroshima, due anni dopo che la città era stata colpita da una delle due bombe atomiche sganciate dall'esercito statunitense sul suolo giapponese nell'agosto del 1945. Anche il discorso in sé era un evento storico: fino poco tempo prima, i giapponesi non avevano mai sentito dal vivo la voce del loro imperatore.
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