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Come in molti altri Paesi del mondo, per decenni negli Stati Uniti l'aborto fu vietato per legge per una questione di moralità e religione. Tuttavia, nel corso del XX secolo e con la crescita del movimento femminista l'aborto iniziò a essere rivendicato come un diritto fondamentale delle donne, soprattutto a partire dagli anni sessanta. In questa immagine, scattata nel 1969 durante una protesta per il diritto all'aborto, si vede un bambino che regge un cartello con la scritta: «Bambini per amore, non per legge». Pochi anni dopo, nel 1973, la questione prese una svolta a partire dal cosiddetto caso Roe contro Wade. Gli avvocati di Jane Roe, una donna incinta che non poteva abortire a causa delle leggi restrittive del Texas, portarono il caso in un tribunale federale. La donna vinse la causa, ma ci fu un ricorso e il caso finì davanti alla Corte suprema, che si pronunciò a suo favore, creando un precedente giudiziario che tutelava le donne incinte che volessero abortire. Cinquant'anni dopo, il 24 giugno 2022, questa sentenza è stata ribaltata.