La rivolta spartachista

Foto: Pubblico dominio

La Rivolta spartachista fu uno sciopero generale che si trasformò rapidamente in una sommossa popolare nella Germania reduce dalla Prima guerra mondiale. I movimenti coinvolti furono il sindacato rivoluzionario, il partito socialdemocratico indipendente e, soprattutto, il partito comunista tedesco, guidato da Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg. Nel 1916 i due avevano fondato la Lega spartachista, un’organizzazione rivoluzionaria che si richiamava a Spartaco, il gladiatore che aveva guidato una rivolta di schiavi contro la repubblica romana nel I secolo a.C. Approfittando dell’incertezza politica che seguì il trattato di Versailles e che aveva trasformato la Germania in una repubblica, gli spartachisti intendevano formare un modello di stato basato su assemblee dei lavoratori, come i soviet russi. Tuttavia i leader della rivolta non seppero mettersi d’accordo e la ribellione fu presto repressa dai Freikorps, milizie formate da ex-combattenti del conflitto mondiale. Circa duecento rivoltosi furono uccisi e il 15 gennaio Liebknecht e Luxemburg vennero arrestati, torturati e giustiziati. Il 19 gennaio, repressi i disordini, si svolsero regolarmente le elezioni per l’Assemblea costituente che avrebbe scritto la costituzione di Weimar. In foto, un gruppo della milizia spartachista durante i combattimenti di Berlino il 4 gennaio 1919.

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