Nazisti al banco degli imputati

Foto: AP

Alcuni dei massimi gerarchi nazisti siedono nell'aula del tribunale di Norimberga nel novembre 1945: il 20 ebbe inizio il processo di Norimberga per i crimini di guerra e contro l'umanità commessi dal Terzo Reich durante la Seconda guerra mondiale.

In terza fila, da sinistra a destra, Hermann Göring (comandante della Luftwaffe), Rudolf Hess (luogotenente di Adolf Hitler), Joachim von Ribbentrop (ministro degli Esteri), Wilhelm Keitel (capo dell'alto comando delle Forze armate) e Alfred Rosenberg (ministro del Reich per i territori occupati dell'Est).

Tutti furono condannati a morte tranne Hess, che scontò l'ergastolo e alla fine si suicidò nel 1987. Il tribunale di Norimberga processò ventiquattro alti dirigenti nazisti, di cui dodici furono condannati a morte, sette al carcere e tre assolti; gli altri due si suicidarono prima del verdetto.

I processi furono i primi di una lunga serie di misure volte a epurare i crimini nazisti e a "denazificare" la Germania dodici anni dopo la salita al potere di Adolf Hitler. Il principale artefice, naturalmente, non poté essere processato, poiché preferì suicidarsi nel suo bunker di Berlino, vedendo che la guerra era persa insieme al Reich che, secondo lui, sarebbe durato mille anni.

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