L'odissea dei Satko

Foto: AP

A metà degli anni trenta Paul Satko, padre di una famiglia numerosa che viveva sulla costa esta degli Stati Uniti, perse il suo lavoro. Dopo aver valutato diverse opzioni, questo veterano di guerra venne a sapere di un programma governativo che offriva lotti di terra in un remoto territorio dell'Alaska e decise che questa poteva essere la sua occasione. Tuttavia, non aveva abbastanza denaro per comprare i biglietti aereo a tutta la famiglia. Aguzzò dunque l'ingegno. Il mezzo di trasporto più economico risultò essere una barca costruita da lui stesso, che fu trasportata con un rimorchio improvvisato fino al porto di Tacoma, sulla costa ovest: un viaggio che durò più di ottanta giorni. Lì rimasero per circa un anno, preparandosi alla traversata che li avrebbe condotti in Alaska. Nel 1940, quando l'imbarcazione salpò, sembrava ovvio che non avrebbe mai retto al lungo viaggio. Le autorità costrinsero Satko a far scendere i bambini dalla barca, per la loro sicurezza. Malgrado il divieto, s'imbarcarono nuovamente di nascosto, e due mesi dopo arrivarono a Juneau. Laggiù, pur non ottenendo mai la terra promessa dal governo, riuscirono ad ambientarsi e a cominciare una nuova vita.

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