Le sorelle Mirabal

Foto: Barnaby David - CC BY-SA 4.0

Nel 1999 l’assemblea generale delle Nazioni unite scelse la data del 25 novembre come giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. In questa data ricorre l’anniversario dell’omicidio di tre donne dominicane: Patria, Minerva e María Teresa Mirabal. Le tre sorelle, nate a cavallo tra gli anni venti e trenta, furono unite nella lotta politica al dittatore Rafael Leónidas Trujillo, al potere in Repubblica Dominicana dal 1930. La loro resistenza iniziò fin dal 1949, sotto la guida di Minerva, e nel 1959 le tre parteciparono alla fondazione del gruppo di resistenza clandestino “14 giugno”, che presto si diffuse in tutto il Paese. Il 25 novembre del 1960, approfittando di una loro visita ai mariti rinchiusi in carcere (anch’essi per attivismo politico), i servizi segreti militari le sequestrarono, torturarono e uccisero. Lo sdegno per questo triplice omicidio fu tale da portare nel 1961 all’assassino di Trujillo e alla caduta della dittatura. Dedé Mirabal, l’unica sorella sopravvissuta in quanto non attiva politicamente, ricorderà così Minerva, l’anima della resistenza: «Durante un’epoca di predominio dei valori tradizionalmente maschili di violenza, repressione e forza bruta, dove la dittatura non era altro se non l’iperbole del maschilismo, in questo mondo maschilista si erse Minerva per dimostrare fino a che punto ed in quale misura il femminile è una forma di dissidenza».

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