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Dopo i cinque anni distruttivi della Seconda guerra mondiale (1939-1945), durante i quali i bombardamenti degli alleati e dell'Asse terrorizzarono l'Europa, ampie zone delle principali capitali europee erano ridotte in macerie. Nelle città occupate dalle forze alleate, le autorità stabilirono che sarebbero state le donne a occuparsi della ricostruzione degli edifici: il conflitto infatti aveva decimato popolazione maschile. Questo arduo lavoro si svolgeva all'aperto, in qualsiasi condizione atmosferica e con poche risorse tecnologiche. Una delle città più colpite fu Berlino, dove fu scattata questa immagine nel gennaio 1949. Mostra un gruppo di donne armate di pale e picconi che lavorano in mezzo alle rovine di un edificio della capitale tedesca. Dovettero passare molti anni perché venisse riconosciuto il duro lavoro di queste donne durante il dopoguerra, e il loro soprannome "donne delle macerie" passò alla storia come simbolo di orgoglio.