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Fisico italiano e vincitore del premio Nobel nel 1909 (condiviso con Ferdinand Braun) per l'invenzione del primo telegrafo senza fili, Guglielmo Marconi fu uno dei primi membri del Partito nazionale fascista italiano guidato da Benito Mussolini. Marconi, il cui interesse per le onde elettromagnetiche era stato suscitato da un articolo di Heinrich Rudolph Hertz, portò avanti le sue ricerche sulla trasmissione senza fili e fu il primo a brevettare una radio, di cui è considerato l'inventore. Tuttavia, il governo italiano iniziò a mostrare interesse solo quando la sua efficacia fu dimostrata negli ultimi anni del XIX secolo: un'efficacia confermata quando, il 12 dicembre 1901, Marconi riuscì a captare il primo segnale radio transoceanico. All'inizio del XX secolo, con i disastri del Titanic (1912) e del Lusitania (1915), la sua invenzione si rivelò un mezzo di comunicazione molto efficace, che salvò centinaia di vite, e la popolarità dell'inventore crebbe enormemente. Nel 1923 s'iscrisse al Partito fascista e fino alla morte fu un convinto sostenitore della sua ideologia. Il giorno del suo funerale fu sepolto con grande pompa. Un imponente corteo precedette la bara, che venne trascinata tra la folla da una carrozza trainata da cavalli. La foto, scattata il 21 luglio 1937, mostra Mussolini al centro, circondato da ufficiali e soldati, che saluta la bara.