La fine della dittatura dei colonnelli

Foto: Pubblico dominio

Tra il giugno e il luglio del 1974 la giunta dei colonnelli che aveva governato la Grecia per sette anni andò incontro a una fine precipitosa. Una serie di eventi accrebbe il malcontento che ribolliva a partire dal novembre dell'anno prima, quando l'esercito aveva represso duramente una rivolta nel Politecnico di Atene.

Per tentare di mantenere viva la propria ridottissima popolarità, la giunta pensò a un colpo di scena nazionalista e cercò di annettersi l'isola di Cipro, un Paese diviso tra la popolazione di cultura greca e turca. A tal fine si mosse per operare un colpo di stato che si consumò il 15 luglio, spodestando il governo cipriota.

Il golpe venne organizzato da gruppi filogreci appoggiati dai colonnelli, che speravano che un nuovo governo avrebbe facilitato l'annessione dell'isola al Paese elleno. Tuttavia questa mossa gli si ritorse contro, perché in tutta risposta la Turchia invase l'isola e preso il controllo della zona nordest di Cipro, che tuttora le appartiene.

Questo insuccesso fu la goccia che fece traboccare il vaso per l'impopolarità della giunta, che perse anche l'appoggio dei vertici dell'esercito e iniziò a sgretolarsi. Fu così che, dopo sette anni, si ripristinò un governo democratico ed ebbe inizio il periodo noto come la Terza repubblica ellenica, tuttora in corso.

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