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Irène Joliot-Curie era figlia di Pierre e Marie Curie. Pochi conoscono il suo nome, nonostante fin da piccola abbia dimostrato un grande interesse e talento per la scienza, perché essere figlia di due premi Nobel tende a gettare un'ombra piuttosto ampia.
Insieme al marito anche lui scienziato, Frédéric Joliot, si dedicò come i genitori allo studio della radioattività e della fisica nucleare. I loro esperimenti congiunti gli valsero il premio Nobel per la chimica per la scoperta della radioattività artificiale. Nel 1945 fu nominata Commissaria per l'energia atomica, unica donna su cinque commissari, e con questo incarico contribuì allo sviluppo della prima batteria atomica francese, messa in funzione nel 1948.
I suoi esperimenti ebbero importanti applicazioni pratiche nel campo della medicina. Già durante la Prima guerra mondiale aveva accompagnato la madre con la sua apparecchiatura radiologica portatile, che salvò la vita a molti soldati. In seguito contribuì allo sviluppo delle tecniche di radioterapia e radiologia, esplorando le applicazioni mediche delle radiazioni e il loro utilizzo nel trattamento del cancro.