Foto: Cordon Press
Il 15 dicembre 1832 nasceva Alexandre Gustave Eiffel, l’ingegnere e imprenditore che avrebbe rivoluzionato l’iconografia della sua madrepatria grazie al simbolo con cui oggi è conosciuta in tutto il mondo: la torre Eiffel. Eiffel aveva studiato chimica, ma presto cominciò a dedicarsi all’ingegneria meccanica, o meglio, all’”architettura del ferro”. La seconda rivoluzione industriale aveva infatti portato un enorme rinnovamento anche in architettura, fornendole materiali nuovi come la ghisa, l’acciaio e il vetro, il cui uso era molto più noto agli ingegneri che agli architetti. Fu così che la fama di Eiffel come costruttore si diffuse in tutto il mondo: collaborò, tra l’altro, alla costruzione del canale di Panama, all’edificazione della struttura in ferro della statua della Libertà, alla creazione di un imponente viadotto in Vietnam e all’erezione del ponte ferroviario più alto al mondo a Garabit. Non sorprende che in occasione dell’Esposizione universale di Parigi del 1889, che celebrava il fervore progressista dell’epoca, sia stato scelto lui per costruire il monumento colossale all’ingresso. Costruita in meno di tre anni e alta 312 metri, la torre Eiffel rimase l’edificio più alto al mondo fino al 1930. Nell’immagine si vede il pubblico dell’esposizione camminare sotto le sue arcate e sullo sfondo si delinea il Grand Dôme Central, un altro edificio costruito appositamente e dedicato alla esposizione di gioielli, profumi e tessuti.