Una donna in bicicletta

Foto: Pubblico dominio

«Finora pensavo che la cosa peggiore che potesse fare una donna fosse fumare. Ma ho cambiato idea: la cosa peggiore che ho visto in vita mia è una donna in bicicletta». Lo scriveva una giornalista del Chicago Tribune nel 1891, lo stesso anno in cui nacque Alfonsina Strada, la prima ciclista donna d'Italia, qui ritratta in una cartolina. La bicicletta fu inventata nel XIX secolo e divenne presto un mezzo di locomozione molto amato dalle donne, che vi vedevano uno strumento di libertà dalle soffocanti imposizioni dell'epoca. Tuttavia non fu facile per loro imporsi in un mondo di uomini. Alfonsina Strada lo sapeva bene. Nacque in una famiglia di poveri braccianti a Castelfranco Emilia, ma nel 1907 era già a Torino, capitale del ciclismo, per gareggiare da professionista. Inanellò una serie di successi e nel 1924 fu la prima donna a partecipare al Giro d'Italia: su novanta iscritti, fu uno dei trenta che arrivarono a destinazione, pur essendo stata esclusa dalla classifica. Nelle edizioni successive non le fu più permesso di partecipare, ma ormai il pubblico la conosceva e la sua carriera professionale continuò a procurarle grandi vittorie. In sella alla sua bicicletta fu l'apripista della parificazione sportiva tra uomini e donne.

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