Davanti a una delle più grandi folle che la città di Edimburgo avesse mai visto, il diacono William Brodie fu condotto alla forca del Tolbooth, la sede del municipio e di una prigione che ospitava ogni sorta di criminali. Acconciato con una parrucca incipriata e vestito con eleganti abiti da gentiluomo, ben lontano dall'apparire un comune ladruncolo, il funzionario fu impiccato all'inizio di ottobre del 1788 davanti a una folla di circa 40mila persone. Ma chi era William Brodie e che cosa fece per finire i suoi giorni in questo modo?

William Brodie fu un prospero artigiano di Edimburgo che di notte si trasformava in scassinatore
Foto: Pubblico dominio
Un ladro in casa
Meglio conosciuto come "diacono Brodie" per il titolo che ricopriva, fu anche presidente di una delle principali corporazioni commerciali di Edimburgo. Oltre a esercitare questa carica, Brodie era anche membro della Camera di commercio di Edimburgo e del Consiglio comunale e stimato uomo d'affari. Si dedicava alla fabbricazione di cassaforti e alla riparazione di serrature e di tutti i tipi di dispositivi di sicurezza. Come artigiano e fabbro, frequentava l'alta società di Edimburgo e non solo si era guadagnato la loro fiducia, ma aveva anche accesso privilegiato a tutti i loro beni. Era il 1768 e Brodie colse al volo l'occasione di diventare un ladro.
Brodie frequentava l'alta società di Edimburgo e aveva libero accesso alle case dei ricchi e dei benestanti di Edimburgo
Poiché aveva libero accesso alle case dei ricchi e dei benestanti di Edimburgo, era in grado di creare duplicati delle chiavi e di tornare di notte per rubare tranquillamente. Si ritiene che il suo primo "colpo" avvenne quando copiò le chiavi della porta di una banca e rubò 800 sterline. Gradualmente accumulò una piccola fortuna che gli permise di mantenere una doppia vita con due amanti (nessuna delle quali sapeva dell'esistenza dell'altra), cinque figli e una costosa dipendenza dal gioco d'azzardo. Nel 1786 Brodie aveva ormai una piccola banda, che comprendeva un fabbro inglese di nome George Smith. Insieme commisero furti di successo in tutta la città, rubando persino la mazza d'argento dell'università di Edimburgo.
Giocatore incallito
Nel 1782 il padre di Brodie morì, lasciandogli in eredità circa 10mila sterline, una fortuna per quei tempi, quattro immobili e l'azienda di famiglia. A quel punto il suo stile di vita era diventato proibitivo. Era membro dell'Edinburgh Cape Club, il club più esclusivo di Edimburgo, il che non gli impediva di trascorrere molto tempo in una squallida taverna di Fleshmarket Close, nota come luogo in cui si beveva e si giocava a carte e a dadi fino alle prime ore del mattino. Nonostante avesse accumulato numerosi debiti di gioco, la sua attività diurna andava a gonfie vele.

La taverna dedicata al diacono Brodie a Edimburgo
Foto: Daniel Naczk
Nel 1786 la banda di Brodie aveva reclutato altri due membri: Andrew Ainslie e John Brown. A quel punto Brodie era diventato più audace e ambizioso. Quello stesso anno progettò una rischiosa incursione in un ufficio delle imposte nel quartiere di Chessel, nel Canongate, ma il piano fallì. Il ruolo di Brodie era quello di fare da palo, ma incredibilmente si addormentò. Le autorità, allertate del colpo, arrivarono a un passo dal cogliere l'intera banda in flagrante, ma solo Ainsle fu catturato.
Brodie era un membro del club più esclusivo di Edimburgo, ma passava gran parte del suo tempo in una squallida taverna di Fleshmarket Close
Attirato dalla ricompensa offerta a chiunque potesse fornire informazioni sui ladri, Brown denunciò George Smith e Andrew Ainslie come colpevoli del furto, senza però mai nominare Brodie come capo della banda. Il silenzio di Brown permise a Brodie di fuggire in Olanda. Questo atto vigliacco fece infuriare Smith e Ainslie, che accusarono Brodie di essere il leader del gruppo presso le autorità. Mentre stava per imbarcarsi per il Nuovo Mondo Brodie fu arrestato e rimpatriato a Edimburgo per essere processato.
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L'ispirazione per Jekyll e Hyde?
La casa di Brodie fu perquisita e la polizia trovò copie di chiavi, un travestimento e diverse armi che lo incriminarono. Dopo un processo durato meno di un giorno, il giudice non esitò a dichiararlo colpevole e a condannarlo a morte. Brodie e George Smith furono impiccati il primo ottobre 1788, su una forca che Brodie stesso aveva progettato, davanti a una folla immensa. Secondo alcune voci, Brodie si vantò con il pubblico che quella forca fosse la più efficiente mai costruita. La leggenda narra che Brodie avesse progettato un collare d'acciaio e avesse corrotto il boia affinché gli permettesse d'indossarlo durante l'esecuzione, nella speranza di sopravvivere all'impiccagione. Naturalmente il piano fallì e il corpo senza vita di Brodie fu sepolto in una tomba senza nome nella chiesa parrocchiale di Buccleuch. Dopo la sua morte, non poche persone credettero di averlo visto camminare per Londra.

Incisione del 1888 che s'ispira al romanzo di Stevenson per creare un'allegoria dei due volti dell'Irlanda: uno rispettabile, l'altro assassino
Foto: Cordon Press
È vero che William Brodie ispirò Robert Louis Stevenson per la creazione del personaggio del dottor Jekyll e mister Hyde? È noto che lo scrittore scozzese fu ispirato a scrivere una delle sue opere più famose dopo aver avuto un incubo in cui vide il personaggio del dottor Jekyll trasformarsi in mister Hyde. Secondo la moglie, «nelle prime ore del mattino fui svegliata dalle urla di orrore di Louis. Pensando che stesse avendo un incubo lo svegliai e lui mi disse con rabbia: "Perché mi hai svegliato? Stavo sognando una dolce storia dell'orrore". L'avevo svegliato nella scena della prima trasformazione».
Secondo alcune voci, Brodie si vantò con il pubblico accorso per assistere alla sua esecuzione che la forca, da lui progettata, era la più efficiente mai costruita
Sebbene Stevenson stesse pensando da tempo a una trama in cui trattare la dualità dell'uomo e la sua inclinazione sia verso il bene sia verso il male, e sebbene Stevenson conoscesse ovviamente la storia di Brodie (nella casa paterna c'erano persino dei mobili fatti da lui), l'ispirazione per la stesura di Lo strano caso del dottor Jekyll e di mister Hyde fu molto probabilmente inconscia e non dovuta alla conoscenza della doppia vita condotta dal tenebroso e bizzarro William Brodie.
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