Samuel Morse, l'inventore di un nuovo codice di comunicazione

Quando morì, il 2 aprile 1872, Samuel Morse aveva raggiunto una fama mondiale grazie all'invenzione del rivoluzionario sistema di comunicazione basato su punti e linee che porta il suo nome

Il 2 aprile 1872, poco prima di compiere ottantun anni, moriva Samuel Finley Breese Morse, il creatore del sistema telegrafico basato su punti e linee noto in tutto il mondo. Questa invenzione, il metodo di comunicazione a lunga distanza più semplice e rapido ideato fino a quel momento, aveva portato alla ribalta il suo inventore e in seguito sarebbe stato utilizzato in molteplici ambiti: dalla comunicazione in tempo di guerra al tono dei messaggi sms sui nostri cellulari.

Samuel Morse in un ritratto del 1857

Samuel Morse in un ritratto del 1857

Foto: Pubblico dominio

Nato a Charleston, Boston, Stati Uniti, nel 1791, Samuel Morse era figlio di un pastore calvinista ed esperto geografo, che fece di tutto perché il giovane ricevesse la miglior educazione possibile. Durante i primi anni da studente Samuel scoprì la vocazione per la pittura ‒ la sua opera più nota è un ritratto del generale francese La Fayette ‒ e sviluppò un forte interesse per le scoperte scientifiche più recenti e per gli esperimenti con l'elettricità.

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Codice Morse, una nuova forma di comunicazione

L'interesse di Morse per l'elettricità ebbe modo di manifestarsi al suo ritorno da un viaggio in Europa nel 1832. Durante il tragitto conobbe Charles Thomas Jackson, un medico e inventore molto interessato agli ultimi progressi nel campo dell'elettricità e buon conoscitore degli esperimenti di André M. Ampère (un matematico e fisico francese che contribuì allo sviluppo del galvanometro, il primo telegrafo elettrico). I due parlarono a lungo, e Morse cominciò a sviluppare l'idea di un sistema in cui un impulso elettrico riuscisse a muoversi lungo un filo metallico. La suggestione non era nuova, ma fino a quel momento nessuno era riuscito a realizzarla. Il 6 gennaio 1833 Morse effettuò la prima dimostrazione pubblica del suo metodo.

Morse sviluppò l'idea di un sistema in cui un impulso elettrico riuscisse a muoversi lungo un filo metallico

Morse passò diversi anni a perfezionare sia un apparecchio telegrafico elettrico sia il codice basato su punti e linee ‒ globalmente noto come codice Morse ‒ con l'aiuto di un collega, il macchinista e inventore Alfred Vail. Dopo vari tentativi falliti Morse riuscì a far approvare al congresso degli Sati Uniti una legge per finanziare la costruzione di una linea telegrafica di sessanta chilometri.

In questo quadro di Daniel Huntington, Samuel Morse (il quinto da sinistra) posa insieme ad alcuni sostenitori nella casa di Cyrus Field a New York

In questo quadro di Daniel Huntington, Samuel Morse (il quinto da sinistra) posa insieme ad alcuni sostenitori nella casa di Cyrus Field a New York

Foto: AP

La prova definitiva per dimostrare l'efficacia della sua invenzione sarebbe arrivata il 1° maggio 1844, quando attraverso il telegrafo si diffuse la notizia della candidatura del senatore Henry Clay alla presidenza. La notizia viaggiò da Baltimora, dove si svolgeva la convention del Partito repubblicano, fino al Campidoglio, a Washington. Ma la fama di Morse avrebbe raggiunto il suo apogeo a partire dal 24 maggio 1844, quando trasmise via telegrafo la frase biblica «What hath God wrought!» («Cosa Dio ha creato!»).

Prima di morire di polmonite Samuel Morse sarebbe stato coinvolto in vari litigi con altri Paesi e con diversi scienziati per ottenere il brevetto sul proprio sistema, che la Corte suprema statunitense gli avrebbe concesso nel 1854.

Samuel F.B. Morse in un ritratto realizzato da Mathew Brady tra 1865 e 1880

Samuel F.B. Morse in un ritratto realizzato da Mathew Brady tra 1865 e 1880

Foto: Pubblico dominio

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