Secondo la Cronaca anglosassone, nel 787 tre navi approdarono sulla costa del Wessex. Si trattava di un gruppo di uomini agguerriti proveniente dall’altro lato del mare del Nord. Erano chiamati vichinghi, “ladri del mare”, un nome che li identificava come individui dediti a crudeli razzie e saccheggi. Tornarono cinque anni dopo, nel 793, ma questa volta sulla costa della Northumbria, dove saccheggiarono il prestigioso monastero di Lindisfarne e un anno dopo non risparmiarono quello di Jarrow. Nella decade successiva all’870 gran parte dell’area settentrionale dell’Inghilterra fu conquistata dai vichinghi. Ma le vicende più memorabili di questa storia erano ancora di là da venire.
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Presagi di una catastrofe
Secondo la Cronaca anglosassone, nei primi mesi del 793 le genti della Northumbria, nel nordest dell’Inghilterra, assistettero a una successione di inquietanti prodigi, seguiti da una grande carestia. Violenti uragani si abbatterono sul Paese, nel cielo si videro draghi di fuoco e a York caddero gocce di sangue dal tetto della chiesa di San Pietro. Quei segni sconvolgenti si concretizzarono l’8 giugno, quando sulle coste del Paese apparvero delle navi sconosciute.
Drakkar, nave da guerra vichinga. Miniatura di un manoscritto anglosassone realizzato intorno al 1025-1050. British Museum, Londra.
Foto: Akg / Album
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L'assalto dei pagani
I membri dell’equipaggio erano pirati norvegesi e il loro obiettivo non era altro che l’antico e prestigioso monastero sull’isola di Lindisfarne. I vichinghi, di religione pagana, assassinarono i monaci, presero i loro abiti e s'impadronirono del tesoro dell’abbazia, uccisero il bestiame dell’isola e caricarono tutto il bottino, insieme a molti prigionieri, sulle loro navi. Poi diedero fuoco agli edifici e abbandonarono il luogo, lasciandolo devastato.
Lapide del IX secolo ritrovata a Lindisfarne. È possibile che i guerrieri che brandiscono le spade evochino l'incursione vichinga del 793. Museo di Lindisfarne.
Foto: Brisgeman
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Le notizie del disastro
Il saccheggio di Lindisfarne suscitò grande scalpore in Europa. Alcuino di York, ecclesiastico e consigliere di Carlo Magno, scrisse al vescovo Higbald, in Northumbria: «Le vostre tragiche sofferenze mi riempiono di dolore, visto che i pagani hanno profanato il santuario di Dio, hanno versato il sangue dei santi intorno all’altare, hanno raso al suolo la casa della nostra speranza e hanno calpestato i corpi dei santi come sterco sulla strada». E si chiedeva: «È l’inizio di una grande sofferenza oppure un castigo per i peccati di chi vive in quel luogo?».
Vangelo di Matteo. Pagina miniata appartenente a uno dei vangeli realizzati a Lindisfarne intorno al 721. British Museum, Londra.
Foto: Brisgeman
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Dai saccheggi alla conquista
L’assalto a Lindisfarne diede inizio all’era vichinga in Europa. In Britannia, dove il regno di Wessex aveva appena affermato la sua supremazia sugli altri reami dell’isola, alle scorrerie di danesi e norvegesi seguì, nella seconda metà del IX secolo, la conquista del territorio e la riscossione di tributi, come il cosiddetto danegeld, da parte dei danesi. Anche se Alfred di Wessex li sconfisse a Ethandun (878) e riprese Londra, i danesi conservarono un ampio territorio: il Danelaw, l’area dove vigeva la legge danese. In esso nacque il regno danese di York, la Jorvik vichinga.
Prua di una nave ritrovata a Oseberg (Norvegia), decorata con una testa di serpente attorcigliato. 834. Museo delle navi vichinghe di Oslo.
Foto: Aisa
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I vichinghi assaltano una fortezza in Inghilterra
Guerrieri vichinghi invadono l'Inghilterra nell'866. I picchieri scalano i bastioni della città di Thetford, nell'Anglia orientale, mentre i loro compagni armati di spada sfondano un arco e iniziano a massacrare gli abitanti della città, che indietreggiano e implorano pietà. Manoscritto miniato del 1130 circa.
Foto: Pierpont Morgan Library / Scala
La prima incursione dei vichinghi in Inghilterra
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