
Adorazione dei pastori. Amico Aspertini. 1500 circa, Gemäldegalerie, Berlino
Foto: Heritage Partners / GtresAdorazione dei pastori. Amico Aspertini. 1500 circa, Gemäldegalerie, Berlino
Il Natale, ovvero la commemorazione della nascita di Gesù che si celebra il 25 dicembre, ha molti punti in comune con i Saturnali, le feste pagane che celebravano i romani in onore di Saturno, il dio dell'agricoltura e del raccolto. Durante il periodo imperiale queste festività si svolgevano tra il 17 e il 23 di dicembre, in concomitanza con il solstizio d'inverno, il periodo più oscuro dell'anno, quando il sole sorge più tardi e tramonta prima.
In quel periodo i lavori nei campi venivano interrotti e i contadini e gli schiavi potevano godere di un breve periodo di riposo dalle fatiche quotidiane. Gli antichi romani approfittavano per celebrare grandi banchetti pubblici, fare visita a familiari e amici e per scambiarsi dei regali, proprio come succede al giorno d'oggi durante le festività natalizie. I Saturnali duravano sette giorni e costituivano una festa per tutte le classi sociali. Finanche agli schiavi venivano concesse maggiori libertà: durante le feste diventavano praticamente uomini liberi, potevano indossare le vesti dei loro signori e non avevano l'obbligo di servirli. Al contrario, spesso erano i padroni a servire i propri schiavi durante i Saturnali, o almeno a organizzare un banchetto per loro.

I Saturnali si celebravano nell'antica Roma in onore di Saturno, il dio dell'agricoltura e del raccolto
Foto: Pubblico dominio
Va detto però che anche i romani festeggiavano il 25 dicembre. Secondo il calendario giuliano introdotto da Giulio Cesare nel 45 a.C., il solstizio d'inverno, che i romani chiamavano bruma, cadeva proprio in quella data. Per questo motivo, il 25 dicembre del calendario giuliano, corrispondente al 21 o 22 dicembre del calendario gregoriano che usiamo attualmente, i romani celebravano la festa del Natalis Solis Invicti, associata alla rinascita di Apollo (e del Sole) dopo il periodo più oscuro dell'anno. Da questa festa prese spunto l'idea del 25 dicembre come data di nascita di Gesù.
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Giulio I stabilisce la data del Natale
Negli anni 320 - 353, durante il pontificato di Giulio I, forse con l'intenzione di convertire i pagani romani al cristianesimo, il papa decise di stabilire il 25 dicembre come data di nascita di Cristo. Circa un secolo dopo, la data sarebbe stata riconfermata da Papa Leone Magno e nel 529 Giustiniano la dichiarò ufficialmente festività dell'Impero.

La natività. Olio su tela di Louis Cretey. Seconda metà del XVII secolo
Foto: Detroit Institute of Arts
Le Sacre Scritture non dicono in che periodo dell'anno nacque Gesù. D'altra parte, la prima rappresentazione di un presepe, che inscenava la nascita di Cristo, venne realizzata da San Francesco d'Assisi nella notte di Natale del 1223 in una grotta vicino all'eremo francescano oggi noto come Santuario di Greccio o santuario del presepe, nel Lazio. Invece la tradizione di decorare un abete durante le festività natalizie proviene dal Nord Europa.
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