Un vero tesoro è stato ritrovato presso Augusta (Augsburg), in Baviera. Gli scavi condotti presso Oberhausen, il distretto nord-occidentale della città e uno dei suoi nuclei originari sin dalla fondazione romana, hanno portato alla luce – oltre ad armi e a oggetti di uso quotidiano, come gioielli e vasellame – più di 5500 monete d’argento, di cui le più antiche risalgono all’età neroniana, ovvero a più di 1800 anni fa.
Monete riemerse dallo scavo di Augusta
Foto: Andreas Brücklmair, Kunstsammlungen & Museen Augsburg
Un interessante enigma storico
La quantità e la preziosità di tale bottino, che pesa più di quindici chili, rendono il rinvenimento un interessante enigma storico, oltre che una delle più importanti scoperte archeologiche avvenute in Germania negli ultimi anni. L'ultimo ritrovamento paragonabile a questo avvenne a Treviri, dove nel 1993 furono rinvenuti circa 2650 aureii (monete d’oro romane, del valore di circa venticinque denarii ciascuna) coniati tra il 63 e il 168 d.C.
Scavo archeologico a Oberhausen
Foto: AP Photo
L’interesse storico del tesoro di Augusta non riguarda soltanto la grande varietà della collezione, che copre un arco temporale di circa 150 anni, ma anche la mera quantità delle monete. Sebastian Gairhos, direttore del Servizio archeologico della città, spiega infatti che, se i romani erano soliti seppellire ingenti somme di denaro (come dimostrerebbe la frequenza di tali ritrovamenti nelle ex province romane del nord Europa), tuttavia queste contavano quasi sempre un massimo di mille monete in rame o in ottone, o qualche centinaio in oro e argento, non più di cinquemila, come in questo caso.
Gli esemplari più recenti dello scavo, peraltro, risalgono al governo di Settimio Severo, ovvero all'inoltrata età imperiale, che era stata caratterizzata per tutto il suo periodo da una generalizzata svalutazione della moneta. Tale processo aveva investito soprattutto il denarium, il tipo di moneta trovato ad Augusta, che era stato l’asse portante dell’economia romana a partire dall’età repubblicana e fino al termine della sua coniazione, intorno alla metà del III secolo.
Si comprende, allora, il valore immenso di tale bottino. Come osserva Stefan Krmnicek, professore di numismatica all’università di Tubinga e a capo dello studio dei reperti, «Questa somma di denaro deve essere stata enorme per gli standard antichi [...] Non era certamente di proprietà di qualcuno che apparteneva alla piramide sociale inferiore, ma di persone che erano attive nell’esercito o nel commercio». Secondo Gairhos, si potrebbe trattare dunque del patrimonio di un grossista di vini o tessuti, corrispondente a circa undici o quindici volte lo stipendio annuale di un legionario.
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L'importanza del fiume
Augusta Vindelicorum (o Vindelicum), la città tedesca più antica dopo Treviri (Augusta Treverorum), fu fondata da Augusto nel 15 a.C., e da originario insediamento militare divenne successivamente la capitale della regione della Rezia (la Raetia latina). Il luogo dell’insediamento fu scelto per la sua posizione strategica, perché era attraversato dal corso d’acqua Wertach, che dalle Alpi dell’Algovia sfocia nei pressi dell’attuale città. Secondo gli studiosi sarebbe stato proprio il fiume a trasportare il tesoro, probabilmente tramite un’inondazione, dal punto prescelto della sepoltura, nei pressi della via Claudia Augusta, fino a fuori città, a Oberhausen. Qui le monete sono state ritrovate durante i lavori di costruzione di un complesso residenziale, che sono stati interrotti.
La città di Augusta nel 1643. La pianta romana di Augusta Vindelicorum è ancora ben visibile
Foto: Pubblico dominio
La scoperta è avvenuta a inizio 2021, ma prima di poter essere presentati al pubblico i nuovi reperti hanno dovuto subire lunghi lavori di restauro, dato lo stato di corrosione in cui versavano a causa dell’azione dell’acqua – è molto probabile che siano rimasti sepolti nell’antico letto del fiume per secoli! Saranno finalmente in esposizione dal 18 dicembre 2021 al 7 gennaio 2022 al Zeughaus, l’antico arsenale, dal 2012 sede provvisoria del museo delle antichità romane di Augusta.
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