«Era un simpatizzante dei poveri, dei sofferenti e degli oppressi e con la sua morte, uno dei più grandi scrittori d'Inghilterra viene sottratto al mondo». Con questo epitaffio il 9 giugno 1870 – esattamente 150 anni fa – il mondo diceva addio a Charles Dickens, il maggior esponente della letteratura britannica del XIX secolo.
Di famiglia umile, il piccolo Charles, nato nel 1812, non ricevette alcun tipo di istruzione fino ai nove anni, quando potè frequentare una scuola a Rome Lane. Apprese cultura generale nella scuola di William Gile, un laureato di Oxford, e, quando si trovava fuori casa, leggeva senza sosta, specialmente romanzi picareschi [un genere di letteratura narrata in prima persona che generalmente racconta le avventure di ragazzi dalla nascita all'età adulta]: il suo scrittore preferito era Henry Fielding, un romanziere e drammaturgo inglese conosciuto per i suoi scritti satirici e umoristici.
Ritratto di Charles Dickens del 1859 opera di William Powell Frith
Foto: Pubblico dominio
Un'infanzia dura
Quando il padre di Charles Dickens fu arrestato a causa dei debiti, la vita di Charles subì uno scossone. Mentre sua madre e i suoi fratelli e sorelle andarono a vivere con John in carcere, un fatto abbastanza normale all'epoca, mentre Charles però fu accolto in casa di una certa signora Roylance, a Little College Street, e le domeniche andava a visitare suo padre e la sua famiglia. All'età di dodici anni iniziò a lavorare in una fabbrica di proprietà di un parente della madre: trascorreva dieci ore al giorno incollando etichette sui barattoli di bitume. I sei scellini settimanali che guadagnava coprivano appena l'affitto della stanza e rappresentavano un aiuto, seppur minimo, per la sua famiglia.
All'età di dodici anni iniziò a lavorare in una fabbrica dove trascorreva dieci ore al giorno incollando etichette
Quando il padre uscì dal carcere grazie a un'eredità di 450 sterline, la madre di Charles volle che il figlio continuasse comunque a lavorare: il ragazzo non l'avrebbe mai perdonata. Dickens riportò tutte queste esperienze in quella che si considera la sua opera più autobiografica, David Copperfield, pubblicata a puntate nel 1849 e come volume unico nel 1850. Nel romanzo il protagonista esclama: «Da lunedì a sabato sera non avevo consigli, non ammonimenti, nessun incoraggiamento, nessuna consolazione, nessun aiuto, di nessun tipo, da nessuno, ch'io possa ricordarmi, come spero di andare in cielo».
Londra a vista d'uccello da Saint Paul, con la zona borghese della City in primo piano e l'area povera e industriale dell'East End in fondo
Foto: Mary Evans / Age Fotostock
Nel maggio del 1827 Dickens iniziò a lavorare come tirocinante nello studio di Ellis & Blackmore; nel 1828 iniziò a collaborare come reporter nel Doctor's Commons, una società di avvocati di Londra e posteriormente come cronista parlamentare nel giornale della sera True Sun.
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Prime pubblicazioni
Tra il 1833 e il 1836 Dickens utilizzò lo pseudonimo che gli aveva dato uno dei suoi fratelli minori, "Boz", per pubblicare Sketches by "Boz", Illustrative of Every-day Life and Every-day People, dove raccoglieva racconti corti già pubblicati da diversi giornali e che presentavano, con dovizia di particolari e grandi dosi di umorismo, la vita quotidiana di Londra. Il 2 aprile 1836 sposò Catherine Thomson Hogarth, con la quale ebbe dieci figli.
In quello stesso anno, e grazie alla collaborazione con l'illustratore H. K. Browne, Charles pubblicò il suo primo libro, Il circolo Pickwic, che descrive il viaggio per l'Inghilterra di Samuel Pickwic e dei suoi amici e che è considerato un'opera maestra della letteratura inglese. Tra il 1836 e il 1837 pubblicò Oliver Twist, un romanzo in cui l'autore non risparmiava critiche ai numerosi mali della società dell'epoca, come il lavoro minorile o lo sfruttamento di bambini per commettere reati. Nel 1843 fu la volta di una delle sue opere più famose, Canto di Natale, un racconto infantile adattato in innumerevoli occasioni sul grande schermo, a teatro e in televisione. Il protagonista, un uomo avaro ed egoista di nome Ebenezer Scrooge, subisce una trasformazione radicale dopo aver ricevuto la visita di tre fantasmi durante la notte di Natale.
Nel 1834 Dickens pubblicò una delle sue opere più emblematiche, Canto di Natale, che racconta la storia dell'avaro Scrooge e dei tre fantasmi che gli fanno visita durante una notte di Natale
Tragedie familiari e incidenti
Nel 1850 la salute di Dickens iniziò a deteriorarsi dopo la morte di suo padre, di una delle sue figlie e di sua sorella Fanny. Oltretutto il suo matrimonio non stava vivendo un buon momento. Accudire dieci figli e la pressione a cui la coppia era sottomessa a causa della fama di Charles portarono al punto di rottura, e Charles e Catherine si separarono nel 1858. È vero che Charles accusò il colpo di tutte queste disgrazie, ma nonostante tutto nel 1859 pubblicò Racconto di due città e nel 1863 fondò The Arts Club, un centro per le arti e per le riunioni sociali.
Questuanti in un asilo per poveri in pieno inverno. Un testo di Dickens accompagnava l'olio di Samuel Luke Gildes quando venne esposto per la prima volta, nel 1874
Foto: Bridgeman / Aci
Il 9 giugno 1865 si salvò miracolosamente da un incidente ferroviario a Staplehurst. Il vagone su cui viaggiava lo scrittore in compagnia di Ellen Ternan – forse la sua amante – e sua madre, fu l'unico della prima classe che non precipitò da un ponte in riparazione. Questa terribile esperienza fu la fonte di ispirazione per il racconto di terrore intitolati Il segnalatore, publicato nel 1866.
Dopo un terribile incidente ferroviario dal quale scampò per miracolo, Dickens scrisse un racconto di terrore chiamato Il segnalatore
Nonostante l'incidente lo avesse profondamente scosso, Dickens continuò a scrivere e nel 1865 pubblicò Il nostro comune amico e iniziò a scrivere Il mistero di Edwin Drood, opera che lasciò incompiuta e il cui epilogo sconosciuto ha generato innumerevoli ipotesi.
Dickens desiderava essere sepolto nella cattedrale di Rochester «con un funerale economico, senza ostentazioni e in maniera strettamente privata», ma quando morì a causa di un'apoplessia il 9 giugno del 1870 lo scrittore fu sepolto con tutti gli onori nel noto "angolo dei poeti" dell'abbazia di Westminster.
A continuazione, un elenco delle opere più famose di Dickens, considerato da molti il padre del romanzo sociale.