Prima di Maometto nel sud della penisola arabica esisteva il regno di Himyar, un ricco stato commerciale sorto nell’attuale Yemen, la cui ricchezza si basava tanto sul controllo delle vie commerciali che collegavano l’oceano Indiano con il mar Rosso, quanto su un vasto sistema d’irrigazione e coltivazione. Intorno al 525, tuttavia, gli himyariti furono conquistati dai vicini etiopi del regno di Axum e sparirono dai libri di storia, creando un vuoto di potere che avrebbe permesso al profeta Maometto di lanciarsi alla conquista dell’Arabia in nome di Allah.
Nell’area desertica di Al Hoota sono state trovate prove di una grande siccità agli inizi del VI secolo
Foto: Pubblico dominio
La rapida caduta di Himyar fu spiegata dalle cronache dell’epoca con una grande siccità che devastò l’agricoltura della regione a partire dal 520. Al fine di verificare quest’interpretazione, un team dell’Università di Basilea si è trasferito in Oman, dove ha rilevato una serie di prove nelle grotte di Al Hoota.
Studiare il clima attraverso la geologia
Dal momento che non esistono dati archeologici al riguardo, gli specialisti svizzeri, che hanno recentemente pubblicato il loro studio sulla rivista Science, hanno fatto ricorso alla geologia, e più in particolare ai ritmi di crescita delle stalagmiti, il cui spessore dipende dalla quantità di acqua sedimentaria che vi cade sopra. Su queste basi gli svizzeri hanno elaborato una cronologia delle stalagmiti datando i loro livelli anno per anno in base al grado di decadimento dei loro atomi di uranio, che con il tempo si trasformano in piombo (nel corso di 4.500 milioni di anni).
Con le piogge le stalagmiti s’inspessiscono e con la siccità si assottigliano. Nell’immagine, la grotta francese di Orgnac, Ardèche
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Grazie a questa tecnica radiologica si è potuto ricostruire il clima della zona ed è stato confermato che all’inizio del VI secolo una gran siccità devastò la penisola arabica assottigliando il diametro di queste colonne di pietra.
Fame e guerre causate dalla siccità
Secondo il direttore del progetto Dominik Fleitmann, a partire dal 520 la popolazione patì molte difficoltà a causa della fame; l’assenza di pioggia mise fine al regno Himyar, perché diversi anni di siccità estrema potevano destabilizzare un regno semidesertico che dipendeva dall’agricoltura per alimentare la propria popolazione.
Maometto parte alla testa del suo esercito verso la Mecca, dando inizio alle guerre di conquista arabe. Codice Siyer-i-Nabi, Istanbul, XVI secolo
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L’islam come speranza
La caduta di questo potente stato yemenita destabilizzò tutta l’Arabia, che si frammentò in una serie di tribù e piccoli regni in lotta tra loro per sopravvivere in quegli anni di siccità. Fu allora che apparve l’islam, che offriva agli arabi sofferenti un’alternativa di speranza alla loro precaria esistenza per mezzo della fede, l’unità e la conquista di terre fertili fuori dall’Arabia.
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