Agnese Polo, la figlia sconosciuta di Marco

Dall’Archivio di Stato di Venezia è emersa l’esistenza di una quarta figlia, fino a oggi sconosciuta, del celeberrimo viaggiatore veneziano Marco Polo. Fu concepita probabilmente prima della sua prigionia a Genova, da cui sarebbe nato 'Il Milione'

In questo mosaico del 1867 conservato nel palazzo Doria-Tursi di Genova si ricorda l’intrepido viaggiatore e la sua opera, Il Milione

In questo mosaico del 1867 conservato nel palazzo Doria-Tursi di Genova si ricorda l’intrepido viaggiatore e la sua opera, Il Milione

Foto: Leemage / Getty Images

Il 7 febbraio scorso l’università veneziana di Ca’ Foscari ha annunciato il ritrovamento di un documento che getta nuova luce sulla biografia di Marco Polo. Il mercante e diplomatico veneziano ebbe una figlia di cui finora s’ignorava l’esistenza, nata probabilmente prima del suo matrimonio con la patrizia Donata Badoer.

Marco Polo, una vita tra Cina e Italia

Nel 1295, all’età di quarantun anni, Marco Polo ritornò a Venezia, dopo aver passato all’estero quasi ventiquattro anni. Aveva lasciato la laguna non ancora diciottenne, al seguito del padre e dello zio, che stavano svolgendo una missione diplomatica per conto del nuovo papa Gregorio X e di Kublai Khan, il condottiero mongolo diventato imperatore della Cina. Dopo un viaggio di tre anni e mezzo, i Polo raggiunsero il territorio cinese, dove avrebbero trascorso i successivi diciassette anni.

Questa miniatura del XV secolo ricostruisce il momento in cui Marco Polo lascia Venezia

Questa miniatura del XV secolo ricostruisce il momento in cui Marco Polo lascia Venezia

Foto: Album

Nel 1298, a tre anni dunque dal suo rientro in patria, Marco fu fatto prigioniero dai genovesi, che in quella fine di secolo disputavano a Venezia il controllo del Mediterraneo orientale. Trascorse in carcere all’incirca un anno, durante il quale dettò a un compagno di cella, Rustichello da Pisa, le memorie abbondantemente romanzate del suo incredibile viaggio attraverso l’Asia e delle successive missioni che avrebbe compiuto per il Khan. L’opera, redatta in lingua franco-veneta e originariamente intitolata Devisement du Monde (ma conosciuta in italiano come Il Milione), ebbe una grandissima fortuna nei secoli successivi, contribuendo a scolpire l’immaginario che l’Europa avrebbe avuto del continente asiatico, e influenzando letterati, geografi ed esploratori.

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Marco Polo fu scarcerato dai genovesi nel 1299, e l’anno successivo sposò Donata Badoer, con cui avrebbe avuto le tre figlie di cui si sapeva fino a oggi: Fantina, Belella e Moreta. La nascita di Agnese va quindi probabilmente collocata tra la data del suo ritorno dall’Asia e quella del suo ingresso nelle carceri di Genova.

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La breve esistenza di Agnese Polo

L’esistenza di Agnese è emersa nell’ambito di un progetto di ricerca archivistica dell’Università di Ca’ Foscari. La scoperta è stata realizzata da Marcello Bolognari, con il ritrovamento nell’Archivio di Stato di Venezia di un testamento del 1319 che permette di ricostruire questa parte marcante delle vicende biografiche di Marco.

Agnese, non ancora venticinquenne, ma sul punto di morire precocemente per ragioni non menzionate, affidò al padre Marco il compito di far pervenire le sue ultime volontà ai familiari; e questi a sua volta le fece mettere per iscritto dal prete-notaio Pietro Pagano.

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«Il testamento che ne derivò – racconta Marcello Bolognari – ci restituisce un quadro familiare intimo e affettuoso; si parla del marito Nicolò, detto Nicoletto, e dei figli Barbarella, Papon (che sta per "mangione") e Franceschino. I diminutivi con i quali la testatrice identifica i suoi bambini mostrano una madre, evidentemente giovane, che si preoccupava di lasciare qualcosa non solo al marito e alla prole ma, come si legge nelle righe successive della pergamena, anche al magister dei bambini Raffaele da Cremona, alla santola Benevenuta e alla famula Reni».

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