27 gennaio: perché si celebra il Giorno della Memoria

Il campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau fu liberato dalle truppe sovietiche il 27 gennaio del 1945

Tra il 1933 e il 1945, durante il regime nazista in Germania, il mondo assistette a un'ondata di persecuzioni senza precedenti. La Seconda Guerra Mondiale rappresenta il più grande conflitto che l'umanità ha sperimentato: le sue conseguenze furono arresti illegali, deportazioni e morte.

Secondo le informazioni conservate negli archivi dell'FSB russo – Servizi federali per la sicurezza della Federazione russa – le SS (organizzazione paramilitare del partito Nazionalsocialista Tedesco) furono la principale organizzazione responsabile del genocidio e della pulizia etnica che si produsse durante il regime di Adolf Hitler e la Seconda Guerra Mondiale. Si stima che in questo periodo morirono circa 6 milioni di persone di diverse minoranze etniche europee, essenzialmente ebree. 4 milioni furono assassinati nel campo di sterminio di Auschwitz.

Il 27 gennaio del 1945, con la conclusione della Seconda Guerra Mondiale e le truppe alleate alle calcagna dell'esercito tedesco, i sovietici entrarono nel campo di sterminio nazista Auschwitz-Birkenau, in Polonia, e liberarono i 2.819 sopravvissuti che vi erano reclusi. Per questa ragione ogni anno l'UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura) rende tributo alla memoria delle vittime dell'Olocausto e reitera il suo impegno nella lotta contro l'antisemitismo, il razzismo e ogni altra forma d'intolleranza che possa condurre ad atti violenti contro determinati gruppi umani. Questa data è oggi conosciuta come il Giorno della Memoria. 

1 / 15
Heinrich Himmler

1 / 15

Heinrich Himmler

Heinrich Himmler fu uno dei principali dirigenti del Partito nazista, nonché capo delle SS e responsabile diretto dell'Olocausto. Himmler fu un personaggio oscuro, un fanatico della purezza della razza ariana, che si suicidò ingerendo una capsula di cianuro nel maggio del 1945 per evitare di essere processato per i suoi crimini di guerra. 

Foto: AP Photo / Gtres

"Dietro i poteri nemici: l'ebreo"

2 / 15

"Dietro i poteri nemici: l'ebreo"

Durante la Seconda Guerra Mondiale la propaganda nazista descrisse di frequente "l'ebreo" come un cospiratore che tramava per dominare il mondo sostenendo le nazioni in guerra contro la Germania. Questa caricatura rappresenta "l'ebreo" che manipola gli Alleati – Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione Sovietica. 

 

Foto: The United Estates Holocaust Memorial Museum

La "soluzione definitiva"

3 / 15

La "soluzione definitiva"

Il 26 febbraio 1942, durante la Conferenza di Wannsee, venne redatta una lettera diretta al diplomatico tedesco Martin Luther. L'autore della missiva era Reinhard Heydrich, che sollecitava l'aiuto amministrativo di Luther con il fine di implementare una "soluzione definitiva alla questione ebrea".

Foto: Memorial House of the Wannsee Conference

Lettera di Hermann Göering a Reinhard Heydrich riguardo alla "soluzione finale"

4 / 15

Lettera di Hermann Göering a Reinhard Heydrich riguardo alla "soluzione finale"

"A integrazione dei compiti a Lei già assegnati con decreto del 24 gennaio 1939 di portare la questione ebraica ad una opportuna soluzione in forma di emigrazione o evacuazione il più possibile adeguata alle circostanze attuali, con la presente la incarico di curare tutti i preparativi necessari sotto il profilo organizzativo, pratico e materiale per una soluzione totale [Gesamtlösung] della questione ebraica nei territori sotto l'influenza tedesca.

Nella misura in cui vengano toccate le competenze di altre autorità centrali, queste devono essere cointeressate. La incarico inoltre di presentarmi quanto prima un progetto complessivo dei provvedimenti preliminari organizzativi, pratici e materiali per l'attuazione dell'auspicata soluzione finale [Endlösung] della questione ebraica". 

Firmato: Göring

Foto: Memorial House of the Wannsee Conference

Lo svuotamento di Cracovia

5 / 15

L'evacuazione di Cracovia

Marzo 1943: famiglie ebree si dirigono verso la stazione ferroviaria di Prokocim in vista del loro "reinsediamento". La loro meta era Auschwitz. 

Foto: United States Holocaust Memorial Museum / Fotografía cortesía del Instytut Pamieci Narodowej

L'arrivo all'inferno

6 / 15

L'arrivo all'inferno

Ebrei provenienti dai Carpazi arrivano al campo di concentramento di Auschwitz. 

Foto: Yad Vashem

Entrata ad Auschwitz I

7 / 15

Entrata ad Auschwitz I

La Germania nazista costruì, a partire dal 1940, diversi campi di concentramento e un campo di sterminio ad Auschwitz. Come per le altre strutture simili, anche queste erano amministrate dalle SS, sotto il comando di Heinrich Himmler. 

Vista aerea del campo di concentramento di Auschwitz

8 / 15

Vista aerea del campo di concentramento di Auschwitz

Fotografia del campo di sterminio di Auschwitz - Birkenau scattata nel 1944 dalla RAF – Royal Air Force – dell'esercito britannico.

Foto: United Kingdom Government

Buchenwald, in Germania

9 / 15

Buchenwald, in Germania

Le ossa delle donne tedesche contrarie al regime nazionalsocialista si trovano ancora oggi nei forni crematori dei campi di concentramento di Buchenwald, in Germania. Vi furono torturati e assassinati prigionieri di ogni nazionalità. La foto fu scattata dall'esercito degli Stati Uniti il 14 aprile del 1945. 

Schiavi a Buchenwald

10 / 15

Schiavi a Buchenwald

Questi schiavi sovietici, polacchi e olandesi internati nel campo di concentramento di Buchenwald, arrivarono al campo pesando circa 73 chilogrammi di media. Dopo 11 mesi il loro peso era di circa 31 chilogrammi. 16 marzo 1945.

Foto: The National Archives

Nordhausen, Germania

11 / 15

Nordhausen, Germania

Centinaia di corpi di prigionieri morti di stenti o uccisi dai proiettili della Gestapo giacciono al suolo dopo la liberazione del campo di concentramento di Nordhausen avvenuta il 12 aprile 1945. 

Foto: National Archives and Records Administration

Bergen-Belsen, Germania

12 / 15

Bergen-Belsen, Germania

L'immagine ritrae una fossa comune del campo di concentramento di Bergen-Belsen. Fu scattata il giorno della liberazione del campo, nell'aprile del 1945. 

Foto: Imperial Museum

Buchenwald, Germania

13 / 15

Buchenwald, Germania

Bambini sopravvissuti all'orrore del campo di concentramento di Buchenwald. Indossano uniformi tedesche a causa alla scarsezza di altri capi d'abbigliamento. 

Foto: United States Holocaust Memorial Museum / Fornita dall'Instytut Pamieci Narodowej

Targa commemorativa all'entrata del campo di sterminio di Auschwitz

14 / 15

Targa commemorativa all'entrata del campo di sterminio di Auschwitz

Si legge: «Lascia che questo luogo sia per sempre un pianto di abbandono, un monito per l'umanità, dove i nazisti assassinarono circa un milione e mezzo di uomini, donne e bambini, per la maggior parte ebrei di diversi paesi europei»

Foto: CC

Il Memoriale per gli ebrei assassinati d'Europa

15 / 15

Il Memoriale per gli ebrei assassinati d'Europa

È noto anche come Memoriale dell'Olocausto o Memoriale della Shoah. Si trova a Berlino e ricorda gli ebrei vittime dell'Olocausto. 

Foto: CC

27 gennaio: perché si celebra il Giorno della Memoria

Condividi

¿Deseas dejar de recibir las noticias más destacadas de Storica National Geographic?